Ormai è assodato, oltre che la città delle transenne e delle terme chiuse, siamo anche la città del “galateo” e delle proteste per i mancati inviti ad una marcia o a una riunione in municipio.

La responsabile di questa mancanza di galateo sarebbe, ad avviso di alcuni, sempre lei, Francesca Valenti, colpevole prima di non aver rivolto specifici inviti personali per la marcia su Palermo e adesso di non aver fatto pervenire ad ogni singola associazione/comitato l’invito alla riunione svoltasi ieri a palazzo di città sulle Terme.

Insomma, abbiamo capito che a Sciacca all’invito personalizzato ci si tiene davvero tanto e che il conseguente risentimento per non averlo ricevuto diventa occasione per non andare alla riunione o per fare un comunicato stampa di protesta.

E’ proprio nel nostro dna di sciacchitani, specialmente poi se si tratta di terme. Ricordo ancora quando alcuni consiglieri comunali che avevano richiesto un consiglio comunale aperto sulla questione termale, poi non vi parteciparono ritenendosi offesi dal fatto che questa sindaca ne aveva comunicato prima la data al Comitato Civico.

Bene hanno fatto a mio avviso ieri l’associazione onlus di Alessandro Capurro e l’Agesci a dichiarare di essersi sentiti invitati semplicemente in quanto “associazioni” che hanno a cuore il futuro del complesso termale di Sciacca.

Anche la replica della sindaca ci sembra che sgombri il campo da ogni equivoco più o meno strumentale:

“ L’invito era stato rivolto a tutte le associazioni e a tutti i comitati, ma senza indicare nomi di persone e associazioni e ho ritenuto di non inserire destinatari specifici – dice il primo cittadino – per evitare di dimenticare qualcuno nel variegato, composito e dinamico panorama dell’associazionismo e del civismo attivo.Quando si parla della Città nella Casa comunale – ha aggiunto – non occorrono “inviti nominativi”, ma sono tutti invitati”.

Un pensiero su “A PROPOSITO DI INVITI E PROTESTE…”
  1. Mi trovi perfettamente d’accordo , ma vorrei capire in quanti saranno a leggere questo articolo perché mi piacerebbe che la gente si rendesse veramente conto che la colpa di tutte le cose che non funzionano, spesso, non è solo degli altri .

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