Non è difficile prevedere che Terme e Decoro urbano, i due grandi assenti nella civitas di Sciacca, saranno le parole chiave, se non addirittura il tormentone, di ogni discorso civico e politico che ci allieterà sui social e nel dibattito politico da qui alle prossime elezioni amministrative del 2022.

Per quanto riguarda le Terme il “responsabile” ha un nome, si chiama Comitato Civico Patrimonio Termale, perché dal giorno della sua costituzione, sul finire del 2019, quelle Terme chiuse e di cui tutti sembravano essersi dimenticati sono tornate di prepotente attualità sulla scena cittadina, sia politica che di società civile, fino al punto da diventare oggetto di un “duello istituzionale e mediatico” tra il Sindaco e, addirittura, il Presidente della Regione. Lo avreste mai immaginato ante pandemia? Quando nessuno parlava di Terme, eccezion fatta per Ignazio Messina che faticava a far sentire il suo “Ora Basta!”

E sull’argomento la “tensione” non può che salire in vista delle prossime amministrative, consideraro che adesso tutti hanno iniziato a capirne l’importanza per lo sviluppo futuro del territorio, e ci sarà da godersela tutta per capire chi sarà il più abile a ricoprire le vesti di “paladino delle terme di sciacca”, con buona pace di tutti gli sforzi fatti da Franco Zammuto & C. del Comitato Civico per far resuscitare ciò che in tanti avevano definitivamente sepolto.

Ma passiamo all’argomento “decoro urbano”, assolutamente centrale perché trasversale ad ogni volontà e progetto di far rivivere la bellezza della Sciacca che fu.

Parlando di decoro il passo è anche breve per arrivare ad un altro illustre “scomparso”, il senso civico della popolazione in generale, anche qui ai minimi storici. E’ come il gatto che si morde la coda, più la città si presenta indecorosa e più i suoi figli si sentono legittimati ad essere “poco civili”, rendendola così ogni giorno sempre più indecorosa.

La rete civica dei cittadini che si sta aggregando in una “agorà” che ha il nome di Consiglio Popolare ha scelto proprio la tematica del decoro urbano come oggetto di un proprio laboratorio nel quale far nascere idee, proposte e azioni per rendere Sciacca DECOROSA.

L’esempio ha fatto immediatamente proseliti: l’ex assessore ed ex consigliere comunale Salvatore Monte, che adesso si diletta sui social come giornalista free lance (direi quindi che sono in buona compagnia…) ha immediatamente preso la palla al balzo e con un proprio post su facebook ha elencato “propositivamente” alla giunta Valenti una serie di piccoli interventi che potrebbero migliore il decoro urbano.

Il lettore provi solo ad immaginarsi quello che avverrà : in aggiunta ai giornali on line, ai blog giornalistici, alle TV e radio locali, tutti gli esponenti politici più o meno qualificati si butteranno nella mischia per suggerire iniziative a favore del decoro urbano.

E vivendo noi a Sciacca, ossia in una città allo stato attuale indecorosa che di più non si può, ci sarà solo l’imbarazzo della scelta tra gli aspetti indecorosi, quindi saranno centinaia e forse migliaia le proposte di riqualificazione urbana del tutto legittime.

Speriamo davvero, in conclusione, che tutto questo possa almeno servire al prossimo sindaco/a per riempire al meglio il proprio zaino di progettualità per diventare poi, nel proprio cammino di primo cittadino, quello di cui la città ha davvero bisogno: “il sindaco che riesce a realizzare le piccole cose che attengono al decoro urbano” e “il sindaco che riesce nella grande impresa di far riaprire e valorizzare il nostro patrimonio termale”.

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