A volte ritornano… è la prima fase che mi viene in mente leggendo su la Repubblica la notizia, in un trafiletto a fondo pagina, con un volto ben noto, quello dell’ex sindaco di Sciacca avv. Ignazio Messina.
Titolo del trafiletto: “Il simbolo Idv agli espulsi grillini”. Inutile nasconderlo, leggo con avida curiosità il breve testo dell’articolo: “Il segretario Idv IgnazioMessina ha autorizzato l’uso del simbolo del partito agli ex M5S del Senato, che potranno così formare, in prospettiva, il nuovo gruppo “L’alternativa c’è “. Al momento sono in sette, ci sono i no di Morra e Lezzi”.
Fin qui la notizia.
A volte ritornano… queste parole, non so perché, continuano a frullarmi nella mente…
Decido di approfondire… ricerca su intenet… scopro che “A volte ritornano” è il titolo di un libro di Stephen King … ed è anche di un film del 1991 tratto dal libro : il libro e ovviamente anche il film: appartengono al genere horror.
Ma deve sicuramente trattarsi di una suggestione errata. Che c’entra infatti l’horror con l’ex sindaco di Sciacca?
Nulla, proprio nulla.
Anzi…. Chi non conosce il legame di amorevole simpatia e forse anche di passione che ha sempre legato il professionista palermitano di madre sciacchitana con la città di Sciacca?
Cerco ancora su internet, mi viene fuori la stessa notizia riportata anche da Dagospia dell’irriverente Roberto D’Agostino: “L’ALTERNATIVA C’È”. MA È SBAGLIATA! – GLI ESPULSI GRILLINI SI FANNO IL LORO GRUPPO CON IL SIMBOLO DELL’ITALIA DEI VALORI – IL SEGRETARIO IGNAZIO MESSINA: “CONDIVIDIAMO GLI STESSI VALORI FONDATIVI” (CERTO, SONO ENTRAMBI MANETTARI!) …”
Sul web il Giornale.it aggiunge una dichiarazione “importante” fatta da Ignazio Messina: “L’Italia dei valori è pronta alla concessione del simbolo ai dissidenti espulsi o fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle. Ma con una condizione precisa: serve un progetto politico serio. Altrimenti la trattativa non ha sbocchi!”.
Ma allora è vero!
L’amico Ignazio (posso?) ritorna sulla scena politica nazionale… e cosa conta se lo fa da segretario di un partito che finora non esisteva più da tempo? L’importante è la proprietà del simbolo, l’importante è trovarsi al posto giusto al momento giusto e Ignazio Messina, ex sindaco di Sciacca ed ex deputato della Repubblica italiana, al posto giusto si è fatto sicuramente trovare.
E io che già lo vedevo come candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative di Sciacca…!
I segnali preparatori ci sono stati tutti e, come nello stile di Ignazio Messina, assai incisivi sul piano dell’immagine e della comunicazione. Una problematica cittadina importante su cui far perno, quella termale, due associazioni politico-culturali affidate a persone che a lui fanno oggi riferimento e che ogni tanto rullano i tamburi sulla vicenda termale, le sue saltuarie e un pò plateali apparizioni sulla scena politica cittadina con la sua consueta ed efficacissima dialettica e argomentazioni apparentemente forti, come la lettera aperta alla città o le denunzie alla magistratura contabile a proposito delle Terme, che qualcuno osa definire di tipo un pò populistico.
Ma lo scenario politico cittadino, nonostante ci sia ancora una certa parte di cittadinanza che per lui voterebbe anche ad occhi chiusi, è forse troppo angusto per l’ex sindaco, che molti scommetterebbero financo vincente in un ipotetico duello televisivo con le due star nazionali Salvini e Renzi.
A volte ritornano… ma cosa c’entra questo con Ignazio Messina?
Cerco allora indizi nel suo curriculum politico:
⁃ tra i fondatori del movimento politico La Rete di Leoluca Orlando, viene eletto a furor di popolo appena ventinovenne sindaco di Sciacca nel 1993
⁃ nel 1997 si ricandida a sindaco alla testa di una “Lista Civica Messina” e viene rieletto con l’appoggio di Rifondazione Comunista
⁃ nel 1999 il suo mandato di sindaco si interrompe per una mozione di sfiducia approvata dal Consiglio Comunale
⁃ nel 1998 era intanto rimasto folgorato sulla via di Damasco (pardon di Roma) dall’incontro con Antonio Di Pietro ed era quindi approdato in Italia dei Valori sulla scia del successo politico dell’ex magistrato di Mani Pulite
⁃ nel 2004 si ricandida come sindaco di Sciacca, ripresentando la “Lista Messina” e con l’appoggio di Rifondazione Comunista e Verdi, ma non riesce a superare il primo turno. Eletto consigliere comunale, al ballottaggio fa apparentare la lista portante il suo nome con la coalizione di destra che sostiene il candidato Sindaco di Forza Italia ed è determinante per la sua vittoria, a scapito di tutto il resto del cartello di centrosinistra (compresi Verdi e Rifondazione Comunista, suoi alleati al primo turno). Messina diventa vicepresidente del Consiglio Comunale e sostiene la maggioranza per tutto il mandato
⁃ dopo aver fallito l’obiettivo nel 2001 e nel 2006, alle elezioni politiche del 2008 viene eletto alla Camera del Deputati nella lista dell’Italia dei Valori nella Circoscrizione Sicilia 1 e va a ricoprire il ruolo di responsabile nazionale degli enti locali dell’Idv
⁃ nelle elezioni politiche del 2013 è candidato alla Camera dei Deputati con la lista di Rivoluzione Civile in terza posizione nella circoscrizione Campania 1, quarta in Puglia e Piemonte 2, ma non è eletto a causa del mancato superamento della soglie di sbarramento da parte della lista.
⁃ Il 30 giugno 2013 viene eletto mediante primarie riservate agli iscritti al partito Segretario nazionale al Congresso dell’Italia dei Valori, succedendo ad Antonio Di Pietro, diventato il suo mentore dopo Leoluca Orlando
– si candida anche alle elezioni europee del maggio 2014 come capolista di Italia dei Valori in tutte le Circoscrizioni d’Italia, ma non è eletto per via del mancato raggiungimento della soglia di sbarramento
⁃alle elezioni politiche 2018 viene candidato dalla coalizione di centrosinistra al collegio uninominale di Brescia per il Senato, ma qui nessuno lo conosce e viene sconfitto dal rivale di centrodestra.
Insomma, la politica il nostro Ignazio Messina, ex sindaco di Sciacca, ce l’ha proprio nel suo dna.
A volte ritornano… ma perché continua ad aggirarsi mella mia mente questa frase?
