Assume la forma di una vera e propria rivolta, contro le direttive del governo regionale e di quello nazionale, la decisione dei sindaci aderenti all’ANCI Sicilia di ordinare la sospensione dell’attività didattica in presenza delle scuole di ogni ordine e grado per i giorni 13, 14 e 15 gennaio.

L’ordinanza in questione è già stata pubblicata o è in corso di pubblicazione sui siti web dei comuni interessati.

Anche Francesca Valenti, già da alcuni giorni sul piede di guerra contro la preannunciata riapertura dei cancelli delle scuole, è tra i firmatari del testo di ordinanza preparato da ANCI Sicilia e quindi a Sciacca niente scuola in presenza fino al giorno 16 gennaio.

Le scuole di Sciacca in queste convulse ore si stanno organizzando rapidamente per la didattica a distanza sin da domani.

Dopo si vedrà, considerato anche che se si dovesse arrivare alla Zona Arancione i sindaci siciliani hanno il potere specifico di disporre la didattica a distanza.

Una rivolta della periferia comunale contro le decisioni dei livelli superiori (Regione è Stato) di cui non è facile prevedere l’esito, considerato che finora l’unico precedente in argomento è la decisione del T.A.R. che ha accolto il ricorso dello Stato e annullato la decisione del governatore della Campania che aveva ordinato la chiusura delle scuole in presenza fino al 31 gennaio.

Riportiamo qui di seguito l’ordinanza del sindaco di Sciacca per consentirne la lettura al lettori che fossero interessati ad approfondire la conoscenza delle motivazioni che hanno indotto i sindaci ribelli ad emettere le ordinanze non riapertura dei portoni scolastici.

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