Ha compiuto oggi 85 anni Tommaso Gulino, Masi per gli amici, un musicista che ha accompagnato una parte importante della nostra vita. La sua, di vita, è stata quella di cantante e batterista, di protagonista della vita musicale di questa città in quell’arco temporale che dagli anni 50-60 e oltre, vide anche da noi la rinascita economica.

Bello, elegante, longilineo, Masi si distingueva tra gli altri orchestrali per un suo personalissimo stile: un cantante “confidenziale”. Garbato e gentile. Faceva impazzire le ragazze di allora. Il suo modo personalissimo di tenere il microfono, alla maniera di Sinatra o di Tony Bennet; le sue giacche optical; la sua figura alla Teddy Reno, la sua pettinatura alla moda…ma soprattutto la sua voce, calda , vellutata come una carezza.

A diciassette anni, dopo essere stato avviato all’attività musicale dal fratello Vincenzo “cianicu”, chitarrista, bassista e suonatore di fiscalettu, Masi entra come batterista nell’orchestra del Maestro Tony Vitale, della quale facevano parte anche il suddetto fratello Vincenzo, Nino Maggio, Gino Bonsignore, Enzo Schillaci Taddeo Scalici, Sebastiano Titone e Girolamo Dimino.

Era la bella stagione delle orchestre con lo smoking che animavano le serate di una città proiettata avanti con le sue Terme e il suo potenziale turistico in ascesa. Atmosfere eleganti, bella gente, bella musica. La “dolce vita ” di Sciacca.

Personaggi del mondo dello spettacolo erano ospiti di serate esclusive : Silvio Noto, Enzo Tortora, Sergio Endrigo.

Nella dorata stagione della “Nassa”, storico night club ospitato nel giardino delle Terme, tempio della gioventù bene della città, luogo deputato alla elezione delle miss a vario titolo che mettevano in risalto la bellezza e l’avvenenza delle ragazze dell’epoca, la voce di Masi era la più adatta a creare l’atmosfera da dancing di quel locale, dove si esibivano Bruna Lelli, ma anche Rocky Roberts, Alighiero Noschese e altri. Masi diventa lo chansonnier preferito di Campo, Mazza, Politi, Vitale, veri animatori ed estimatori del locale termale.

Qualche anno dopo, Tom Gulino , mette da parte la batteria e diventa il cantante titolare di un’altra orchestra dell’epoca: la Hot Cicino.

Diretta dal Maestro Mauro Luigi Lepore e composta da Marco Marchese, Carlo Verde, Giovanni Mondino, Stefano Verde, Emanuele Scaduto, Vincenzo Cardinale, Raimondo Russo, Angelo Stallone e i fratelli Nino e Joe Cusumano, la Hot Cicino era composta dai migliori musicisti del territorio. La crescita artistica di Masi continua , grazie anche al supporto competente del dott. Nino Mazza che lo stimola ad elaborare uno stile swing personale, avvicinandolo alla musica jazz, la più adatta al suo stile naturale come cantante, ma anche come batterista. Arriva poi , alla fine degli anni 60, la stagione de “I Mastini”, con Pietro Piazza, Nino Cusumano, Girolamo Dimino, Alberto Falco e Tom Gulino si cimenta con con la musica della beat generation. Da qui in poi, una serie infinita di altre esperienze musicali che lo vedono presente, in una carriera lunghissima e piena di gratificazioni personali.

Nelle ultime stagioni, Masi , in collaborazione con Michele Bruno e Santi D’angelo, e con la direzione artistica del figlio Giuseppe Gulino, ha voluto realizzare un CD musicale per ricordare gli anni della sua carriera e soprattutto le canzoni del suo ampio repertorio, da cui ha selezionato alcune “perle”, come “Per ognuno c’è qualcuno” “Silenzioso slow” “La più bella del mondo”.

Ascoltare la sua voce, le sue interpretazioni di tante belle canzoni fa davvero bene all’anima. Averlo intitolato “Un filo di voce” si riferisce non solo al suo stile di cantante soft, ma soprattutto a Masi come persona: discreto, mai sopra le righe, affettuoso, generoso, cordiale e signorile. Masi, con un filo di voce , si è sempre fatto amare da chi lo conosce e lo stima. Grazie, carissimo amico, per questo bel regalo che hai fatto a noi e alla tua città.

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