“Sullo stato della sanità locale non c’è più tempo da perdere: dobbiamo affrontare, e da subito, un tema delicato che necessita il massimo dell’attenzione su ogni livello. Per questo abbiamo deciso di convocare per martedì 15 novembre, presso il Palazzo Comunale di Sciacca, un incontro urgente con tutti i sindaci del territorio e con il Comitato Civico Sanità”.

Sono parole di Fabio Termine, sindaco di Sciacca, e già esse fanno comprendere come questa riunione di martedì possa avere un valore, un significato del tutto particolare: può diventare infatti un’occasione, meglio dire un’opportunità preziosa per iniziare ad affrontare con il piede giusto una problematica assai grave del nostro territorio, quella ospedaliera.

Il preludio non è stato per la verità dei migliori. In campagna elettorale Fabio Termine aveva assicurato che Ospedale e Terme sarebbero state le primissime questioni ad essere affrontate non appena eletto, ma sulla Sanità sono trascorsi ben quattro mesi prima della convocazione di questa conferenza dei sindaci del distretto sanitario di Sciacca, tra l’altro avvenuta dopo la recente ed esplicita sollecitazione pervenutagli dal Comitato Civico Sanità.

Al momento poi di redigere la lista degli invitati, non è stata inserita l’Associazione “Orazio Capurro – Amore per la Vita” ONLUS, di solito sempre partecipe a riunioni sulla tematica sanitaria, in considerazione della sua apprezzabilissima azione a largo raggio svolta n tale ambito, provocandone la stizzita reazione.

L’incontro con i Sindaci deve tuttavia ancora avvenire, ragion per cui c’è ancora la possibilità che il nostro sindaco scenda in campo in piena forma, offrendo u’ottima prestazione e ottenendo un risultato vittorioso, ossia il massimo risultato utile per un bene comune di primaria importanza quale la sanità pubblica che nel territorio di Sciacca sta vivendo tempi davvero difficili.

Ciò potrà avvenire se non sarà un incontro di facciata e di semplice routine, ma se si avrà il coraggio di dirsi come stanno davvero le cose per individuare i nodi da sciogliere, se verranno messi da parte gli interessi di parte e di retrobottega elettorale, se si avrà la capacità di far emergere il ruolo di capofila che in tale contesto deve saper rivestire la città di di Sciacca e anche il suo ospedale, nell’esclusivo interesse dell’utenza territoriale e del bene pubblico.

La normativa vigente attribuisce al sindaco di Sciacca il ruolo di capofila del Comitato del Distretto di base composto dai sindaci dei comuni del distretto sanitario, per cui Fabio Termine e il Comitato hanno il diritto/dovere di svolgere le funzioni amministrative di proposta e verifica sulle attività distrettuali relative alla gestione sanitaria dell’ASP.

In premessa, occorrerà mettere sul tavolo della discussione quelle che sono due verità non facili da affrontare, senza le quali sarà difficile imprimere un forte impulso al confronto costruttivo con i vertici sanitari provinciali e regionali:

⁃ la prima è che da tempo la politica regionale che gestisce l’ASP sta mettendo in atto un’azione, predeterminata o meno non importa, che produce effetti svantaggiosi sull’efficienza dei servizi nell’Ospedale di Sciacca, fino al punto da farne temere il declassamento; anche se chi detiene la responsabilità gestionale afferma esattamente il contrario, basta parlare riservatamente con qualunque dirigente medico ospedaliero o operatore sanitario per averne conferma;

⁃ la seconda è che occorre affrontare una volta per tutte la dicotomia concorrenziale instaurata tra gli ospedali riuniti di Sciacca e Ribera, uscendo dagli equivoci e superando le visioni di parte: una sorta di doppione ospedaliero non serve a nessuno, le due strutture devono assolvere funzioni del tutto differenti sul territorio, lo stato di fatto attuale caratterizzato da scelte contraddittorie e di natura politica non può che danneggiare l’utenza territoriale; in un contesto di risorse finanziarie oggi purtroppo limitate è giocoforza puntare su Sciacca come struttura polivalente da potenziare, individuando una mission specialistica di eccellenza per la struttura di Ribera, come ha giustamente sostenuto in una intervista TV uno dei sindaci del territorio.

Il Comitato deI sindaci di questo nostro territorio, e in primis Fabio Termine, hanno in definitiva martedì la possibilità di diventare protagonisti di un processo di cambiamento reale, interpretando il ruolo che spetta loro di primi responsabili della salute pubblica dei propri concittadini, iniziando così ad individuare e ad affrontare, una dopo l’altra, le maggiori problematiche dell’Ospedale di Sciacca, senza più accontentarsi di chiacchiere e di proclami ad uso immagine di chi gestisce il contesto ospedaliero e quello della medicina dei servizi territoriali.

Concludiamo questo nostro appello con le parole del Comitato Civico Sanità: “è ormai urgentissimo assumere ogni iniziativa volta ad esercitare il dovuto controllo sulla sanità e, specialmente, sugli Ospedali riuniti di Sciacca e Ribera di questo nostro versante occidentale della Provincia. L’art. 3 del D.Lgs 229/1999 attribuisce un ruolo fondamentale alla Conferenza dei Sindaci; l’indirizzo politico della gestione sanitaria appartiene ai rappresentanti del popolo e, primo tra tutti, al Sindaco”.

E se poi Fabio Termine sarà davvero bravo, magari riuscirà anche ad utilizzare l’occasione per far comprendere ai suoi interlocutori che esiste un’altra questione su cui i primi cittadini devono far fronte comune, per combattere anche qui una battaglia di rilevante importanza per lo sviluppo economico e turistico del nostro intero territorio: quella per la riapertura e per una moderna valorizzazione delle Terme di Sciacca. E anche in questo ambito la città di Sciacca deve riconquistarsi il suo naturale ruolo di capofila.


Un pensiero su “SINDACO, GIOCATI BENE QUESTA PARTITA SULL’OSPEDALE!”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *