A chi ha orecchio fine non é sfuggito nella puntata di ieri sera della fiction “Makari” una frase pronunciata da uno dei protagonisti: “Ma che devi andare al Carnevale di Sciacca?”. La frase, scelta dallo sceneggiatore Leonardo Marini, é opera sicuramente dello scrittore Gaetano Savatteri nell’episodio “Il ballo dei diavoli” che fa parte della quarta stagione della fortunata fiction di Rai Uno.

Il riferimento é al travestimento di Saverio La Manna, della figlia Arianna e di Piccionello, truccati da punk per assistere a un concerto rock metal.

Voi direte: “Vabbé! E’ solo una frase buttata così!” E’ vero. Tuttavia non possiamo nascondere che anche un semplice riferimento come questo, fatto però nel corso di una fiction di successo, qualcosa di buono la porta. Il travestimento, il mascherarsi come al Carnevale di Sciacca é significativo di quanto la nostra festa possa rappresentare nella cultura siciliana odierna. Ed elemento da non sottovalutare , con la possibilità di partecipare mascherandosi in proprio. Non si é fatto riferimento ad Acireale o a Termini ma a Sciacca. Quindi nell’immaginario collettivo qualcosa è finalmente entrato e ci rimane. Con nostro legittimo orgoglio. In fondo, se Makari sta registrando grandi ascolti é dovuto proprio alla sua ambientazione siciliana e alla valorizzazione di luoghi e situazioni che sono strettamente legati alla nostra isola. Quindi…godiamocela!