Lo paventano i consiglieri comunali Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò in una interrogazione consiliare

I consiglieri comunali Raimondo Brucculeri (Movimento Controcorrente) e Maurizio Blò (indipendente) associati nell’azione politica cittadina come azione politica cittadina in “Uniti e Liberi”, hanno presentato una interrogazione consiliare a risposta scritta in merito all’adeguamento del progetto dell’impianto di Contrada Saraceno/Salinella alla produzione di CSS-Combustibile (End-of-Waste), alla mancata preventiva informazione del Consiglio Comunale, a chiarimenti sul ruolo del Comune di Sciacca, al timore di conferimento di rifiuti anche da altre province e a rischi sanitari connessi al CSS.

I due consiglieri comunali di opposizione premettono che:
– in data recente, diversi organi di stampa hanno reso noto che l’assemblea dei soci della SRR ATO 11 Agrigento Provincia Ovest ha deliberato l’adeguamento del progetto dell’impianto di Contrada Saraceno/Salinella, per essere finalizzato alla produzione di CSS-Combustibile (End-of-Waste);
– l’impianto si trova interamente nel territorio comunale di Sciacca, e il Comune ne fa parte quale socio della SRR ATO 11, rappresentato dal Sindaco pro tempore;
– il progetto originario prevedeva la realizzazione di un impianto di trattamento meccanico- biologico (TMB) e di una vasca di discarica per rifiuti non pericolosi (V.5), già sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciate dalla Regione Siciliana;
– l’amministrazione comunale non ha fornito alcuna comunicazione ufficiale al Consiglio Comunale in merito a tale modifica progettuale, né ha promosso momenti di confronto pubblico o di partecipazione civica;
– non risulta agli atti del Consiglio alcuna deliberazione di indirizzo, presa d’atto o informativa relativa al mandato espresso dal rappresentante del Comune (Sindaco o delegato) all’interno della SRR ATO 11 in occasione della decisione sull’adeguamento del progetto;
– il Consiglio Comunale, in quanto organo di rappresentanza diretta della cittadinanza, avrebbe dovuto essere preventivamente informato e coinvolto, trattandosi di una decisione che può incidere profondamente sull’ambiente, sul territorio e sulla salute dei cittadini;
– la totale assenza di trasparenza e di partecipazione preventiva alimenta crescente preoccupazione nella popolazione e nei rappresentanti istituzionali locali, preoccupazione legata ai possibili rischi ambientali, sanitari e gestionali derivanti dall’attuazione del nuovo progetto.
– durante l’assemblea dei soci della SRR ATO 11, il Presidente ha dichiarato testualmente: “La vasca V5 risolverà sicuramente il problema non soltanto per i comuni del nostro ambito ma anche quelli dell’intera provincia.”
– tale affermazione alimenta il timore che all’impianto possano essere conferiti rifiuti provenienti anche da altre province, con conseguente aggravio del carico ambientale e sanitario sul territorio di Sciacca, già interessato da un impianto di smaltimento rifiuti di dimensioni significative;
– la produzione e la gestione del CSS comportano rischi specifici per la salute pubblica, ben documentati in letteratura scientifica e normativa ambientale:
– il processo di produzione, stoccaggio e movimentazione del CSS comporta il rischio di emissione di polveri fini (PM10, PM2.5), capaci di veicolare sostanze tossiche e persistenti come metalli pesanti (piombo, mercurio), diossine e PCB;
– tali sostanze sono note per i loro effetti cancerogeni, mutageni e di bioaccumulo nella catena alimentare;
– le polveri fini possono viaggiare per chilometri e depositarsi su suoli agricoli, orti, coltivazioni e corpi idrici, determinando un’esposizione non solo per inalazione diretta, ma anche per ingestione attraverso la catena alimentare (es. ortaggi contaminati dal particolato depositato);
– l’esposizione cronica, anche a basse dosi, a microinquinanti come le diossine e i metalli pesanti è scientificamente associata a patologie gravi e croniche, tra cui tumori, danni al sistema nervoso, endocrino e riproduttivo, con particolare vulnerabilità per bambini, anziani e soggetti fragili.

Tutto ciò premesso e considerato, i Consiglieri Comunali Raimondo Brucculeri interrogano il Sindaco e la Giunta Comunale per sapere:
1. Se il Comune di Sciacca abbia espresso un parere formale o politico-amministrativo sull’adeguamento del progetto del TMB alla produzione di CSS-Combustibile;
2. Se il Sindaco o un suo delegato abbia partecipato alle riunioni della SRR ATO 11 Agrigento Provincia Ovest in cui è stato deliberato l’adeguamento, e quale posizione abbia assunto a nome del Comune;
3. Per quale motivo il Consiglio Comunale non sia stato preventivamente informato della modifica progettuale, né sia stato richiesto un atto di indirizzo o di valutazione politica sull’argomento;
4. Se l’Amministrazione comunale sia in possesso della documentazione tecnica aggiornata (relazioni, studi di impatto, pareri ambientali, piano di gestione CSS) e se intenda metterla adisposizione del Consiglio Comunale e della cittadinanza;
5. Quali valutazioni ambientali, sanitarie e urbanistiche siano state condotte o richieste dal Comune prima di esprimersi o di non opporsi all’adeguamento del progetto, con particolare riferimento ai rischi connessi alle emissioni di polveri fini e microinquinanti;
6. Se l’Amministrazione ritenga opportuno promuovere una consultazione pubblica o convocare un Consiglio Comunale aperto per informare la cittadinanza sui contenuti, sugli effetti e sui rischi sanitari del progetto;
7. In particolare, se il Comune abbia valutato il rischio che l’impianto possa ricevere rifiuti non solo dai comuni dell’ambito ATO 11 o dalla provincia di Agrigento, ma anche da altre province, e quali garanzie intenda richiedere per evitare un uso improprio o sovradimensionato dell’impianto a danno della comunità locale.
I predetti Consiglieri Comunali chiedono inoltre:
• che la presente interrogazione sia iscritta all’ordine del giorno della prossima seduta utile del Consiglio Comunale;
• che venga fornita risposta scritta e dettagliata, corredata da tutta la documentazione tecnica e amministrativa disponibile presso l’Ente o la SRR;
• che il Sindaco si impegni a rendere pubblici tutti gli atti relativi alla partecipazione del Comune di Sciacca nelle decisioni della SRR riguardanti l’impianto di Contrada Saraceno/Salinella.