È davvero ammirevole l’efficienza delle forze dell’ordine che, per individuare il Robin Hood del mare del Lido Salus e fargli passare il piacere di imbiancare il cartello di divieto di balneazione, hanno appostato una telecamera mobile puntata sul cartello stesso.

Lo segnalano alcuni residenti, che hanno scoperto e fotografato la telecamera in questione, puntata di nascosto sul nuovo cartello in modo da “pizzicare” il novello Robin Hood qualora decidesse di ritornare in azione.
Ci sarebbe solo da augurarsi che analoga solerzia ed efficienza venisse anche impiegata, da chi di dovere, per reprimere l’incapacità amministrativa di chi da oltre un decennio contribuisce ad esporre la nostra città alla vergogna di un divieto di balneazione che con ogni probabilità non ha più ragion d’essere e per reprimere comportamenti ben più disdicevoli e lesivi del decoro cittadino rispetto alle gesta del novello Robin Hood di Lido Salus.
Hanno lanciato il guanto di sfida al Robin Hood del Mare del Lido

DiNINO PORRELLO
LUG 5, 2025
Il cartello che vieta la balneazione nel tratto di mare corrispondente alla spiaggia del Lido è stato riposizionato esattamente al suo posto, ritornando così ad esplicitare solennemente un divieto che, oltre a non essere rispettato da nessuno, costituisce ormai da tantissimi anni una iconica immagine della incapacità di chi dovrebbe curare l’immagine e la realtà di “Sciacca città turistica”:

Come sicuramente ricorderanno i nostri più attenti lettori quest’anno, come già l’anno scorso, era entrato in scena quel misterioso Robin Hood della spiaggi/mare del Lido Salus che, evidentemente spinto da un sussulto emotivo di passionalità civica, aveva imbiancato e reso illeggibile, agli occhi dei malcapitati non residenti o turisti che dir si voglia, l’assurdo divieto collocato in quel punto all’inizio di ogni stagione balneare:

L’anno scorso all’impresa del nostro novello Robin Hood nessuno si era curato di dar seguito, e il cartello imbiancato era rimasto al suo posto, illeggibile, per l’intera stagione.
Quest’anno invece si è voluta ristabilire la “legalità” e la Polizia Municipale o l’Ufficio Circondariale Marittimo (la sostanza non cambia) ha prima rimosso il cartello imbiancato e dopo qualche giorno l’ha rimpiazzato con uno nuovo di zecca.
L’interrogativo che adesso ci appassiona è il seguente: il nostro Robin Hood della spiaggia/mare di Lido Salus raccoglierà il guanto di sfida e ritornerà in azione oppure preferirà lasciar stare e abbandonare alla nostra comune vergogna questo divieto che ormai da tempo immemore caratterizza questo tratto di mare, sol perché nessun amministratore riesce ad ottenere una nuova verifica di controllo delle acque?
Il Robin Hood di Lido Salus è tornato in azione

DiNINO PORRELLO
GIU 15, 2025
Una buona notizia domenicale.
Anche quest’anno una mano pietosa (la solita?) è entrata in azione e ha steso un velo sulla vergogna di quel cartello che vieta la balneazione nelle acque del Lido Salus.
Il cartello posto all’inizio del tratto di spiaggia vietato (lato Stazzone) è stato rivoltato all’indietro e reso illeggibile con vernice bianca.



Quello collocato sull’altro versante (lato Tonnara) è stato soltanto rivoltato all’indietro.


È più che evidente lo scopo del nostro novello Robin Hood balneare: evitare che turisti e villeggianti del tutto ignari abbiano l’ignobile sorpresa, mentre fanno la tradizionale passeggiatina su una delle più belle spiagge di Sciacca, di scoprire che si trovano in un luogo dove la balneazione sarebbe inibita (condizionale reso d’obbligo dal fatto che il divieto è del tutto inosservato), a causa di un esame-verifica delle acque che risale a non meno di 15/20 anni addietro, analisi nel frattempo mai rinnovata, con divieto automaticamente e pedissequamente replicato con decreto dal Comune di Sciacca ad ogni inizio di stagione estiva.
Ci chiediamo: ma è mai possibile che a nessuno, nello stuolo di sindaci e assessori che si sono susseguiti nel tempo, sia sopravvenuto un groviglio alle budella nel sapere che sulla spiaggia più vicina a Sciacca (da tempo ritornata ad essere assai frequentata) c’è un divieto di balneazione che 9 su 10 non ha più alcuna ragion d’essere, se non quella dell’assoluta inerzia amministrativa rappresentata dal non aver mai richiesto a chi di competenza un nuova verifica sui presunti dati di inquinamento?
Sì è possibile, con l’unica eccezione di Fabrizio Di Paola, l’unico sindaco a richiedere in una sola occasione nuove analisi, ma rimasto inascoltato dalla Capitaneria di Porto Empedocle.
E allora ben venga il Robin Hood di Lido Salus, dotato di una sensibilità verso l’immagine e il decoro della nostra città sicuramente maggiore di chi sarebbe invece chiamato per ruolo a fronteggiare e gestire problematiche di questo genere.