
Da un lato l’amministrazione comunale, che della ZTL in Corso Vittorio Emanuele dalle 10:30 del mattino ha fatto un provvedimento bandiera, in nome dell’inizio di un necessario cambiamento, e anche su questo si gioca la faccia.
Dall’altro i commercianti di quel tratto di Corso Vittorio Emanuele che chiedono a gran voce che l’orario di inizio della chiusura al transito venga spostato al pomeriggio, non prima delle 18 o alle 19, perché si sentono fortemente danneggiati dal provvedimento e parlano apertamente di crisi economica, che lamentano una desertificazione del cuore del centro storico in aumento invece che in diminuzione a causa di questa ZTL estesa.
Due posizioni che sembrano inconciliabili, che hanno come proprio fondamento motivazioni tutte reali e magari anche condivisibili, ma che rispondono a logiche diverse, a prospettive diverse.
Un confronto forte quello di oggi pomeriggio in sala giunta, dal quale emergono tante verità tra loro anche contraddittorie che caratterizzano la nostra città. Eccone alcune:
- una ZTL estesa meno di 1 km lineare, su un tratto di strada nel quale non esiste alcun posto auto per parcheggiare, che vicino ad essa dispone dei parcheggi di piazza Rossi, di Via Eleonora d’Aragona, e di piazza Saverio Friscia, ma che comunque viene considerata un problema
- viene considerato un problema che nella ZTL ci sia il Duomo e che le persone anziane hanno difficoltà a raggiungerlo
- viene considerato un problema il fatto di non potersi andare a prendere una torta da portare a casa con l’auto, posteggiando davanti al bar per il tempo strettamente necessario
- c’è il problema davvero grande di un centro storico non più vissuto, un problema dipende da tantissime cose, ma che non si risolve con la ZTL
- una corretta pianificazione e gestione del sistema di mobilità cittadina che richiederebbe, collateralmente alla ZTL, la copertura del tratto di strada inibito al transito con bus navetta continuativi, a 15 minuti l’uno dall’altro, che non ci sono
- nei mesi estivi la ZTL estesa può anche trovare per determinati tipi di commercio qualche forma anche parziale di compensazione, ma nei mesi invernali potrebbe annientare il commercio come un colpo di grazia definitivo
- una ZTL che nelle ore della mattina serve a pochi o a nessuno, che desertifica ancor di più il centro storico
- gabinetti pubblici chiusi, eventi che non ci sono, bus navetta che non ci sono, ma la ZTL c’è e i commercianti la sentono come una vera e propria mannaia calata sulle loro casse
- esercizi commerciali che hanno grosse difficoltà anche per il carico/scarico dei fornitori
- più volte viene ripetuto che la ZTL come quella di Corso Vittorio Emanuele può funzionare solo nelle grandi città, ma questa convinzione viene smentita da tantissime cittadine come Sciacca dove è diventata una realtà consolidata
Queste e tante altre cose sono state dette oggi pomeriggio, ma il punto di incontro appare lontano, reso ancor più difficile da raggiungere per certi modi di vivere la città da troppo tempo interiorizzati, sclerotizzati e diventati ormai abitudine.

Per questo, ed è l’unica cosa che ci sentiamo di dire, il vero problema ci sembra quello di un centro storico cittadino che avrebbe bisogno di una cura drastica, e forse anche lunga, per rivitalizzarsi e uscir fuori da una sua lenta e lunga agonia che ha in quella piazza Scandaliato più o meno deserta la sua più significativa espressione.
Presenti alla riunione oltre al sindaco gli assessori Curreri e Dimino, il consigliere di opposizione Bellanca, l’Arciprete Padre Marciante, quasi tutti i commercianti di Cirso Vittorio Emanuele.
A fine riunione abbiamo raccolto il seguente commento del sindaco Fabio Termine: