(Lato Stazzone)

Questo cartello che, come ogni anno, ritorna ad essere esposto all’inizio e alla fine del tratto di spiaggia del Lido Salus, quello ricompreso tra lo Stazzone e la Tonnara, costituisce una vergogna inaudita per la nostra città.

(Lato Tonnara)

Menfi da 9 anni ha la bandiera blu… noi qui a Sciacca da 15/20 anni abbiamo immancabilmente il nostro bel divieto di balneazione nel tratto di spiaggia più vicino alla città. 

Un divieto diventato ormai, suo malgrado, un vero e proprio simbolo della conclamata incapacità della classe classe politico-amministrativa che governa e che ha governato nell’ultimo quindicennio “Sciacca città turistica”, senza nessuna distinzione tra destra, centro, sinistra e movimenti pseudo civici.

Un diverso diventato ormai metafora di una classe politica-amministrativa incapace di effettuare nell’ultimo ventennio un qualsiasi intervento pubblico migliorativo riguardante le spiagge di Sciacca, in termini di servizi, di viabilità di accesso, di infrastrutture a servizio del tratto costiero e del turismo balneare.

Questo divieto di balneazione, ricordiamolo, è la conseguenza di un prelievo/analisi di acqua effettuato in questo tratto di mare circa quindici anni addietro, che aveva verificato la sussistenza di un livello di inquinamento che impediva la balneabilità. 

Il divieto si rinnova automaticamente di anno in anno, ad inizio di stagione estiva, in mancanza di un nuovo prelievo/analisi che certifichi una ritrovata balneabilità dell’acqua in quel tratto di mare.

Nessuna amministrazione comunale di Sciacca ha mai avuto la capacità di richiedere ed ottenere una nuova verifica, pur essendo negli anni la situazione negli anni profondamente modificatasi e pur essendo questo tratto di spiaggia/mare ritornato ad essere molto frequentato da persone che non tengono in alcun conto il divieto, che ci fanno tranquillamente i bagni, trovandovi acqua del tutto limpida e pulita e non avendo mai evidenziato alcun tipo di problematica cutanea o di altro tipo.

Foto di oggi, 1 giugno 2025

Mai nessuna amministrazione comunale è riuscita ad ottenere un nuovo controllo di verifica e aggiornamento della attuale situazione

Ogni anno la giunta rinnova il divieto e il gioco è fatto, tanto nessuno lo rispetta e tutti saremmo a posto… 

Ma con “Sciacca città turistica” siamo a posto?

La nostra testata giornalistica ogni anno ha riproposto la problematica di questo divieto.

Ovviamente del tutto inascoltati.

Al Comune, evidentemente, hanno cose più importanti e urgenti da fare…

L’assessore al turismo Francesco Dimino per la verità l’anno scorso si era assunto l’impegno di inoltrare richiesta ai competenti organi regionali, per un nuovo controllo delle acque, nei primi mesi di quest’anno. 

Poi però non lo ha fatto e ci ha motivato l’ennesima mancata richiesta con queste parole:

In mancanza dell’avvenuto collegamento dei privati alla nuova rete fognaria che passa in Via Lido non avrebbe avuto senso”.

Rinnovando l’errore, in cui potrebbero essere caduti alcuni suoi predecessori, di ritenere che il problema possa essere costituito dalle case private ubicate sulla Via Lido.

Evidente anche l’assessore Dimino sconosce la situazione all’epoca in cui venne fatto il prelievo incriminato, completamente diversa dall’attuale. C’erano alcuni scarichi fognari sotto la spiaggia, che da tempo sono stati rimossi e non ci sono più, non c’era ancora il depuratore cittadino e quindi affluivano allo Stazzone acque reflue inquinate assai maggiori delle attuali, l’acqua del porto era estremamente più inquinata, probabilmente il prelievo venne fatto in una giornata di mare calmissimo o con la corrente proveniente lato porto.

Ma che problema poteva rappresentare, per l’assessore Dimino, chiedere dopo 15/20 anni una verifica sulla balneabilità delle acque? Forse temeva che nell’occasione trovassero inquinate quelle davanti lo Stazzone, che invece sono ufficialmente balneabili e nessuno ci fa comunque il bagno? 

Il risultato finale è così la rinnovazione puntuale del divieto.

Questo nella foto è il tratto di spiaggia/mare inibito alla balneazione, sottoposto a divieto:

E, per piacere, che qualcuno non salti su a dire che queste cose non vanno pubblicate, perché non si fa un bel servizio, una bella pubblicità alla città. Fin quando c’è qualcuno, e gli organi di stampa devono essere tra questi, che non si stanca di denunziare pubblicamente queste indecenze, allora vorrà dire che una speranza di cambiamento positivo può ancora sopravvivere.

A noi di ServireSciacca piace la resilienza, ragion per cui ritorneremo ogni anno a riproporre la questione fino a quando qualcuno non riuscirà a smantellare questa vergogna inaudita.