
I consiglieri comunali Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò, dopo l’esito infruttuoso ieri sera in aula consiliare della loro proposta-iniziativa per l’approvazione di un documento a sostegno della popolazione di Gaza, hanno indirizzato stamani la seguente lettera aperta al. Consiglio comunale di Sciacca:
“Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur.”
Mentre a Roma si discuteva, Sagunto veniva espugnata. La locuzione di Tito Livio suona oggi più attuale che mai. Anche a Sciacca, mentre si rinvia, si rimanda, si tace, a Gaza si consuma una catastrofe umanitaria senza precedenti.
Il recente mancato voto sul documento presentato dai consiglieri Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò a favore della popolazione civile palestinese è un fatto che non può passare sotto silenzio.
Non si tratta solo di una decisione amministrativa, ma di un atto morale mancato. A Gaza, secondo fonti internazionali, si contano oltre 60.000 morti, di cui circa 20.000 bambini. L’89% degli edifici pubblici è stato raso al suolo. Più di 20.000 bambini sono diventati orfani. In soli due giorni di maggio 2025, i bombardamenti hanno causato 250 vittime.
Di fronte a questo orrore, anche un piccolo consiglio comunale ha il dovere di alzare la voce. Il documento respinto non si limitava a una condanna: proponeva azioni concrete – dalla sospensione degli accordi militari con Israele, all’attivazione di corridoi umanitari, fino alla mobilitazione civile per la pace. Non prenderne posizione significa rimanere spettatori, e in qualche modo complici.
Il silenzio delle istituzioni locali rispecchia una logica più ampia di acquiescenza, in cui interessi geopolitici ed equilibri di potere sembrano prevalere sui diritti umani.
Non basta piangere i migranti annegati nel nostro mare e poi voltare lo sguardo altrove. La solidarietà non può essere selettiva. Non possiamo commemorare un migrante sconosciuto se poi ignoriamo la morte di migliaia di bambini palestinesi.
Questo è il “colonialismo del dolore”: quando la compassione viene gerarchizzata in base a chi soffre e da chi è causata la sofferenza.Le istituzioni locali hanno un ruolo cruciale nella formazione della coscienza collettiva.
Avete perso un’occasione: quella di dare voce all’umanità che ancora resiste nella nostra città. Ma non è troppo tardi. Potete ancora rimediare, prendendo posizione, approvando il documento, trasformando l’indignazione in azione.
Come ha ricordato Papa Francesco, “ogni guerra è una sconfitta”. Ma il vero fallimento è rimanere in silenzio.
Gaza non diventi la Sagunto del nostro tempo. Il consiglio comunale di Sciacca non sia la Roma che discute mentre tutto crolla.
Con rispetto ma con urgenza”.
Fin qui la dura presa di posizione dei due consiglieri comunali di Uniti e Liberi per Sciacca.
In effetti l’atteggiamento complessivo dei rimanenti consiglieri comunali in relazione all’argomento GAZA sollevato da Brucculeri e Blò ci è sembrato quanto meno sconcertante.
Più che nel contenuto della decisione presa, proprio nel modo con il quale la questione è stata trattata.
Con una superficialità e con una apparente mancanza di attenzione, mentre Brucculeri ne parlava, sicuramente di cattivo gusto.
Poteva anche essere legittimo e comprensibile ritenere che la complessità dell’argomento consigliasse di affidare successivamente la preparazione del documento in sede di conferenza dei capi gruppo, ma è altrettanto vero che la bozza di documento presentata da Brucculeri e Blò si poteva prendere in esame, che il prossimo consiglio comunale sarà il 29 maggio ed è adesso, proprio adesso, il senso più profondo del far sentire la propria voce, ad ogni livello.
Il Consiglio comunale ha invece ritenuto di rinviare il tutto, perché il documento non era all’ordine del giorno, come se i bombardamenti, la mancanza di cibo e di medicine debbano aspettare di essere messi all’ordine del giorno per un pronunciamento…
Il Consiglio comunale non ha neanche ritenuto necessario soffermarsi minimamente sulla comunicazione fornita dall’assessore Dimino circa la decisione presa dall’amministrazione comunale di aderire all’iniziativa nazionale dei “sudari per Gaza” con una manifestazione in piazza Scandaliato il 24 Maggio alle ore 18, la cui organizzazione è partita dalla base composta dall’associazionismo e volontariato civico cittadino.
