
Con riferimento al nostro precedente articolo sul consiglio comunale di ieri sera, è necessaria una parziale ma necessaria integrazione e precisazione che riteniamo di dover fare, come è giusto che sia quando l’informazione fornita non è stata del tutto corretta.
Ci è stato infatti evidenziato dal capogruppo DC Filippo Bellanca che prima di allontanarsi lui e a seguire gli altri 4 consiglieri DC hanno avuto cura di verificare che la loro assenza non avrebbe comunque impedito il proseguimento dei lavori consiliari, perché sarebbe stato preservato il numero legale di 13 consiglieri presenti.
In effetti la verifica intermedia disposta dal presidente Messina aveva appurato tale sussistenza, anche perché Fabio Leonte si era prontamente precipitato fuori dall’aula per richiamarvi dentro Alessandro Curreri che in quel momento si trovava in corridoio.
È stato dopo l’avvenuta verifica dei 13 presenti, che il consigliere del PD Ambrogio, neo eletto consigliere provinciale, ha improvvisamente lasciato l’aula, determinando di fatto la mancanza del numero legale.
Tale ultimo allontanamento, “estemporaneo” o politico chissà, è stato quello che ha fatto mancare tecnicamente il numero legale e quindi rinviare di 24 ore la seduta.
La nostra precisazione consiste quindi nel fatto che il gruppo consiliare DC afferma che non nutriva volontà politica di far mancare il numero legale, mentre resta confermato il carattere politicamente “dimostrativo” del loro gesto di abbandono dell’aula, diretto nei confronti di chi avrebbero fatto mancare il proprio pacchetto di voti a Filippo Bellanca, impedendone l’elezione a consigliere provinciale, voti che sarebbero stati invece veicolati sul consigliere di Forza Italia, Grassadonio.