di Nino Porrello e Ignazio D’Asaro

Sono stato diretto testimone, ieri mattina, di una lectio magistralis di grande intensità emotiva, culturale e civica, assistendo da cronista all’incontro in aula magna che gli studenti del Liceo Classico ed Artistico di Sciacca hanno voluto ed organizzato con Pegah Moshir Pour, autrice del libro “La notte sopra Teheran”, una delle voci più importanti in Italia tra le attiviste per i diritti umani e digitali, e delle giovani donne iraniane in particolare per l’oppressione che subiscono a causa del regime religioso degli Ayatollah.
Di Pegah Moshir Puor abbiamo già scritto come ServireSciacca nell’articolo relativo all’appuntamento serale svoltosi al Circolo di Cultura, ma in questa sede come Direttore della testata desidero evidenziare il rilevante spessore che ha avuto per merito dei ragazzi del Classico e Artistico l’incontro-dialogo di due ore e mezza avvenuto al Liceo Fazello, con in prima linea a presentare e fare le domande al tavolo Eleonora Ciulla, Simona Castiglione, Ilaria Portolano, Sara Stabile, Flavia Mandracchia e Ignazio D’Asaro, e poi le ragazze dell’Artistico che hanno completato quattro splendidi dipinti in tema.
Un confronto che gli studenti hanno gestito in piena autonomia, con domande e riflessioni di grande rilevanza sociale ed educativa su una pluralità di argomenti di grandissima attualità, rispetto alle quali Pegah ha offerto il suo preziosissimo contributo di giovane donna iraniana e italiana, anzi di “terza cultura”, frutto della sua esperienza di vita e della sua coraggiosa scelta di essere in prima linea in una battaglia non violenta che ha a cuore i diritti di coloro ai quali i diritti sono negati.
E alla fine grazie a questi straordinari ragazzi ho pensato che forse ha proprio ragione Pegah quando dice che “sarà la generazione Z a salvarci”
La funzione di un giornale civico è anche quella di rendere disponibile e fruibile ciò che altri mezzi di comunicazione ritengono non pubblicabile perché non di interesse per i lettori, ad esempio per motivi di durata. Noi di ServireSciacca invece pubblichiamo alla fine dell’articolo i video dell’intero incontro, convinti come siamo che se anche un solo lettore avrà la pazienza di godersi magari solo una piccola parte di esso avrà speso bene il suo tempo.
E a questo punto è significativo ascoltare la voce proprio di uno dei protagonisti dell’incontro, lo studente Ignazio D’Asaro, che è anche un giornalista in erba nelle file di ServireSciacca:
È stato un dialogo profondo e coinvolgente quello con la scrittrice e attivista italo-iraniana Pegah Moshir Pour, in occasione della presentazione del suo romanzo d’esordio “La notte sopra Teheran”.

Più che un semplice libro, mi piace considerarlo un vero e proprio grido di libertà, riscatto e resistenza, che prende vita nei racconti, in parte autobiografici, della protagonista, Pegah, iraniana trasferitasi in Italia all’età di nove anni, e degli oppositori del regime iraniano con cui entra in contatto, e tra cui spicca la figura della sua adorata cugina, Setareh.
Come si potrà notare anche nella registrazione video, il messaggio emerso durante l’incontro è stato chiaro e incisivo: il mondo cambia grazie a chi ha il coraggio di lottare, di esporsi, di sacrificarsi per renderlo più giusto.
E noi giovani, se davvero desideriamo essere parte del cambiamento, non possiamo rimanere in silenzio. Dobbiamo prendere posizione, far sentire la nostra voce e, soprattutto, esercitare i nostri diritti, a partire da quello fondamentale del voto.
Pegah Moshir, con le sue parole e la sua testimonianza, oggi al Liceo Fazello ci ha lasciato una lezione preziosa di umanità. Una scintilla di speranza si è accesa nei nostri cuori, destinata a brillare anche se la notte dovesse continuare a rimanere su Teheran. Ma che questo non avvenga può dipendere anche da noi tutti.