Si prospetta politicamente sempre più difficoltoso il cammino per l’amministrazione Termine, è questo il messaggio che arriva dai 45 minuti di seduta consiliare ieri sera.

Ma andiamo con ordine.

Alle ore 19:00 avrebbe dovuto svolgersi il question-time, ossia il dibattito sulle interrogazioni consiliari che normalmente vengono presentate dai consiglieri comunali dell’opposizione e in occasione del quale gli assessori forniscono le proprie risposte. Ma per l’occasione non c’è RMK TV, perché la precaria situazione contabile del Comune non renderebbe opportuno sostenere il costo della ripresa televisiva. La cosa non è affatto gradita all’opposizione, considerato che il question-time viene considerato giustamente un momento importante di visibilità politica, ragion per cui lo stesso viene rinviato a data da destinarsi.

Alle ore 20:00 inizia invece il consiglio comunale con 4 punti all’ordine del giorno: la revisione ordinaria delle partecipazioni societarie possedute dal Comune di Sciacca, due variazioni al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2023 e le ormai datatissime comunicazioni del Sindaco sulla nomina degli assessori giusta determina sindacale n. 26 del 8 Luglio 2022.

Nelle consuete comunicazioni iniziali da parte del Presidente, Ignazio Messina comunica che, a causa della mancata predisposizione e approvazione entro il 30 aprile del Rendiconto comunale di gestione 2022 l’Assessorato regionale alle Autonomie Locali ha avviato il procedimento per la nomina di un commissario straordinario ad hoc per l’approvazione del Rendiconto, precisando che il Consiglio Comunale non è stato messo nelle condizioni di deliberare perché l’amministrazione e gli uffici finanziari comunali non hanno ancora inviato al Consiglio i relativi atti per la delibera, procurando danno alla città e allo stesso Consiglio in termini di immagine.

Manca la TV, ma mancano anche il Sindaco Termine (per motivi familiari) e l’Assessore al bilancio Sabella (per motivi di salute). E c’è anche, oltre all’ormai quasi abituale assenza del consigliere Ambrogio, una novità: il consigliere Giuseppe Catanzaro, che aveva già reso pubblica la sua uscita dallo schieramento politico che appoggia l’amministrazione Termine, va a prendere fisicamente posto sui banchi e sul lato dell’aula consiliare riservati all’opposizione.

L’assenza del sindaco e dell’assessore al bilancio renderebbero di fatto poco opportuna la trattazione tecnica degli argomenti all’ordine del giorno, ma la richiesta di rinvio del consiglio comunale che arriva dall’opposizione acquisisce anche, nel breve dibattito che ne consegue, una motivazione fortemente politica, che viene in particolare e duramente argomentata negli interventi dei consiglieri Mandracchia, Santangelo e Bivona, e che quest’ultimo sintetizza con le parole “il progetto politico del dr. Fabio Termine è fallito“, motivazione politica che fa essenzialmente leva sulla esiguità numerica della coalizione politica che sostiene l’amministrazione Termine (ulteriormente ridottasi) e su alcuni aspetti caratterizzanti l’azione amministrativa della giunta.

In conclusione la seduta viene rinviata a lunedì 15 maggio ore 19:30 con il voto contrario dei 5 consiglieri presenti in aula che invece sostengono l’amministrazione.

Abbiamo stamattina, di nostra iniziativa, interpellato i consiglieri Calogero Bono e Fabio Leonte, nonché anche Giuseppe Catanzaro per chiedergli se, dopo essere uscito dalla compagine politica che appoggia l’amministrazione Termine, si consideri schierato all’opposizione come potrebbe far pensare il fatto che si sia seduto dall’altra parte dell’aula:

“ Il Progetto Mizzica – ci dice Catanzaro – è venuto giù, crollato a colpi di contraddizioni tra quello che per dieci anni abbiamo detto di fare e quello che in realtà si sta facendo. Piuttosto che essere complice di tale decorso, preferisco svolgere il mio ruolo di consigliere comunale valutando, con attenzione, gli atti che fanno bene alla città o meno, sostenendo o contrastando le misure sulla base di una valutazione di merito, seria, autonoma e vagliata senza preconcetti o vincoli di appartenenza a qualcosa che, di fatto, non esiste più”.

Il capo gruppo di Fratelli d’Italia, Calogero Bono, così commenta:

“ Ieri sera non c’erano le condizioni per tenere la seduta di consiglio comunale. C’era all’ordine del giorno una proposta di delibera molto importante, la revisione delle società partecipate, e l’assenza del Sindaco, tra l’altro comunicata all’ultimo minuto, l’assenza della diretta televisiva, nonostante richiesta con forza, ci ha indotti a chiedere il rinvio a lunedì sera. Abbiamo anche sollevato la questione politica, ormai la maggioranza politica in aula può contare solo su sei consiglieri comunali, il consigliere Catanzaro ieri sera sedendosi tra i banchi ha certificato, se ce ne era il bisogno, il suo definitivo abbandono al progetto di mizzica. Ed inoltre il consigliere Ambrogio presente prima dell’inizio della seduta e poi andato via in evidente polemica con la sua parte politica. Anche questo aspetto dovrà essere chiarito dal primo cittadino circa le modalità su come vorrà andare avanti visto che continua a snobbare l’opposizione senza coinvolgerla minimamente.
Quello che è successo ieri sera è la conseguenza di tutto ciò
”.

Infine Fabio Leonte, che in aula è intervenuto così come il consigliere Modica, per tentare di controbattere le accuse dell’opposizione:

“Rinvio premeditato ed ingiustificato. Pretestuosa è stata la motivazione: assenza del Sindaco e dell’assessore. Entrambi avevano comunicato la loro assenza. Si sarebbero potuti approvare i punti ” tecnici ” e rinviare quello relativo alle Partecipate. L’auspicio è che si tratti di un episodio isolato e che prevalga il decantato superiore interesse per la nostra Città”.

POLITICA

IL RINVIO DEL CONSIGLIO COMUNALE IERI SERA PREANNUNCIA UN QUADRO POLITICO CITTADINO SEMPRE PIU’ INCERTO E FRAMMENTARIO

DiNINO PORRELLO

 MAG 12, 2023

Trovate qui di seguito la registrazione in streaming della seduta di ieri sera del consiglio comunale, durata meno di 45 minuti e conclusasi con un rinvio a lunedì prossimo. A breve torneremo con un altro articolo per commentare i motivi, in gran parte politici, che hanno determinato questo rinvio.

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