Oggi è un giorno di festa per la nostra città, dopo tanti anni di chiusura si sono riaperte le porte del Grand Hotel delle Terme. Rimesso a nuovo, e con la SPA termale più bella d’Italia.

Ci sono tutti quelli che contano a questo attesissimo appuntamento, quelli che ci hanno messo del proprio e anche quelli che non hanno fatto nulla.

In prima fila il sindaco Fabio Termine con la sua bella fascia tricolore e la giovane squadra di assessori al seguito e poi, un passo indietro ma qualche volta in avanti, il presidente del consiglio comunale Ignazio Messina con gli altri 23 consiglieri comunali. Ci sono gli ex sindaci Fabrizio Di Paola e Francesca Valenti, ai quali la chiusura del Grand Hotel delle Terme aveva fatto perdere il sonno, c’è il neo deputato regionale on.le. Carmelo Pace al quale tutti, ma proprio tutti, sembrano aver qualcosa da chiedere mentre l’on.le Michele Catanzaro è impegnato a far capire che lui dall’opposizione ha fatto quel che ha potuto. Presente anche chi, a suoi tempi, avrebbe voluto fare di Sciacca la più grande stazione termale d’Europa, ossia Lillo Mannino, la cui partecipazione rende l’evento ancor di più alto profilo e anche il fratello, quel Pasquale che per tanti anni è stato un autorevole presidente delle Terme di Sciacca.

Ma i personaggi più attesi, che non a caso si fanno ovviamente attendere, sono l’attuale presidente della Regione, anche se non si sa per quanto tempo lo rimarrà visto il mare in burrasca di Forza Italia 1 e 2, e poi Lui, il più applaudito quando arriva, il protagonista “invisibile” di questa incredibile rinascita del Grand Hotel delle Terme di Sciacca, il nostro carissimo ex presidente della Regione adesso assurto a ministro del Sud o non si sa bene di cosa, on.le Nello Musumeci, che si tiene sempre a debita distanza da Francesca Valenti perché l’irritazione stizzosa post marcia su Palermo non gli è ancora passata.

Ci sono anche quelli che contano meno, come noi giornalisti e quei nostri cittadini che, in nome del tanto declamato “bene comune”, hanno sudato le proverbiali mille camice perché si potesse arrivare a questo benedetto giorno. Di loro ovviamente non importa a nessuno, questo è il momento della inevitabile passerella politica.

Quando finalmente si apre la grande porta di ingresso del rinnovato Hotel termale…

…tra un tripudio generale entriamo nella rinnovata hall e, credetemi, c’è da non credere ai propri occhi:

Poi ci conducono subito in quella che è stata preannunciata come la più bella SPA termale italiana, a cui le immagini non riescono a rendere pienamente ragione. C’è la grande piscina termale che ha sullo sfondo un’immagine di immersion totale in una incantevole bellezza:

E poi tanti camerini, riservati alle più diverse tipologie di trattamenti per il benessere del corpo:

Il tour di presentazione continua con il ristorante, affidato in gestione ad uno dei più famosi marchi italiani della ristorazione a cinque stelle:

e per finire le bellissime camere di tipologia suite:

Stop.

Arriva come un fulmine a ciel sereno un segnale acustico forte e fastidioso, è la sveglia del mattino che interrompe bruscamente il mio sonno e con esso anche il mio sogno.

Il risveglio è brusco e solo in quel momento mi rendo conto che, in sogno, non ho fatto altro che mettere in fila le immagini, reali, con le quali il mio cellulare e la mia mente hanno fotografato, solo poche ore prima, un hotel a cinque stelle lusso di Firenze, traslandole con la forza del desiderio e del sogno in un luogo a me assai caro dove vorrei vederle realizzate…

Firenze… dove le Terme c’erano al tempo dei Romani… qui noi a Sciacca, in terra di Sicilia, le Terme c’erano già con i Greci, gli Arabi e i Romani, e sono giunte fino a noi, che negli anni 2000 siamo stati capaci di chiuderle e di abbandonarle ad un degrado senza fine…

10 pensiero su “RIAPERTO IL GRAND HOTEL DELLE TERME…”
  1. Che bel sogno!Peccato che quando ti sei svegliato,percorrendo la via Agatocle ,si sei trovato,di fronte ad uno scenario di abbandono e di incuria totale.A Roma e a Palermo abbiamo due nuovi governi,entrambi moderati.
    Chiedo:è possibile contare su di voi ,potenti di turno ,affinché il sogno di Nino Porrello,si trasformi in realtà?
    Lo spero.
    Lillo craparo

  2. Caro Nino siamo tutti troppo arrabbiati per questo scempio che non è capitato a caso perché Sciacca , una cittadina meravigliosa , definita il terzo polo turistico della Sicilia , oscura e annienta qualsiasi concorrente ! La politica e i nostri rappresentanti non riescono ad avere quella forza e quella determinata volontà di reagire ! Abano , Salsomaggiore , Montecatini etc perderebbero tanta clientela perché , oltre ad avere le miracolose acque termali , Sciacca offre paesaggi , mare , clima , cultura , folklore , gastronomia , etc di alta qualità e bellezza ! I nostri nemici veri sono i nostri stessi connazionali che continuano a disprezzare la nostra terra ! Questo tuo sogno è il sogno di tutti noi ! Ci vorremmo non svegliare , tanto è bello ! Chissà se diventerà una realtà !

  3. Bellissimo articolo, ci stavo quasi credendo… poi però mi sono accorto che al momento è un sogno.
    Attendo gli sviluppi e l’impegno della nuova classe politica!

  4. Caro Nino, ti consiglio di addormentati di nuovo e chissà ……. potresti sognare per esempio la riapertura del teatro “Samona” intestato a “Cataldo Amodei”, noto musicista di Sciacca (proposta dell’Unitre), pieno di pubblico desideroso di partecipare ad eventi teatrali e musicali, come nei paesi vicini. Ed ancora, potresti sognare ……. Purtroppo, i sogni non sono realtà, perché sono gratis.

  5. Sono contenta se riaprono, io o sono stata per diverse volte e durante l’anno mi riprendevo e i dolori si allontanavano. Mi sono informata sempre stasera sono contenta speriamo bene è un bene di tutti specialmente per noi dalla provincia di Agrigento paghiamole tasse abbiamo diritto buon lavoro per una apertura

  6. Porca miseria, c’avevo creduto, e lo stavo anche leggendo a mia moglie, addirittura voleva prenotare la SPA prima di scendere a Sciacca. E poi “pufffffff” tutto sfumato, maledetta illusione di una Sciacca risorta. Adieu!

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