Mentre a Sciacca tutto tace o quasi, a Ribera l’attività del “Comitato Zona Disagiata”, nato per sostenere la valorizzazione dell’Ospedale Fratelli Parlapiano, si intensifica in attesa della manifestazione che lo stesso Comitato ha promosso per il 19 dicembre a Ribera.

È di oggi un documento nel quale lo stesso Comitato allarga la sua visione dichiarando di “lavorare per porre le basi affinché gli ospedali di Sciacca e Ribera diano le opportune risposte sanitarie ad un vasto territorio con un bacino di 150.000 abitanti in un’area che viene considerata dalla Snai “Zona Disagiata”. L’obiettivo del Comitato, viene espressamente affermato, è di riuscire a produrre un documento condiviso dagli operatori sanitari, medici e non, di entrambi i presidi ospedalieri di Sciacca e Ribera, e consegnarlo alla deputazione regionale che sarà presente alla manifestazione del 19 dicembre.

Uno degli obiettivi, prosegue il documento, è il riconoscimento di Ospedale di Zona Disagiata per il presidio riberese, che il Comitato sta portando avanti con la richiesta di conferenza dei Sindaci dell’Area Interna “Terre Sicane” e con la richiesta di approvazione di un atto di indirizzo politico da parte di tutti i Consigli Comunali dell’area interna.

Si fa poi riferimento alle recenti dichiarazioni con le quali il commissario starordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, ha fatto intendere di una possibile imminente apertura del Pronto Soccorso riberese. Dichiarazioni che “fanno ben sperare” il Comitato, ma che allo stesso tempo lo “lasciano perplessi su come questo oggi sia possibile senza il riconoscimento di Ospedale di Zona Disagiata, che garantirebbe – per sempre – l’attivazione di un Pronto Soccorso h24 con un organico medico dedicato all’Emergenza-Urgenza”.

“La nuova classe politica regionale così come la direzione strategica dell’Asp – è il parere che si legge nel documento – deve fare tesoro degli errori commessi in passato ed avere una visione dell’offerta sanitaria del territorio che passi dai nuovi fondi del PNRR per il potenziamento dei servizi territoriali (Ospedali di Comunità e Case di Comunità) al necessario riconoscimento del presidio riberese come Ospedale di Zona Disagiata, al potenziamento del presidio ospedaliero di Sciacca attraverso l’attivazione della Neurologia e dello Stroke Unit”.

Il “Comitato Zona Disagiata” assicura che “ sarà propria cura – una volta insediate le commissioni regionali – chiedere immediatamente un’audizione in VI Commissione Salute, alla presenza del nuovo Assessore alla Salute e di tutti i Sindaci del territorio”.

Il documento si conclude con un riferimento al grave e primario problema della carenza del personale sanitario. Il Comitato Zona Disagiata tal proposito comunica che “si sta adoperando nella ricerca di personale medico – riberese e del circondario – e chiede l’urgente azione di sfruttare l’ Accordo Quadro del 18-11-2020 tra Regione e Università per adoperare gli specializzandi, indipendentemente dalla branca medica, nelle strutture ospedaliere dove vi è carenza”.

Una considerazione conclusiva, nostra: il documento dimostra come la strategia di questo Comitato sia quanto meno chiara e potenzialmente efficace. Come il suo motto: adesso si fa sul SERIO. E a Sciacca?

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