Ho ascoltato con molto interesse l’intervista fatta da RMK TV all’assessore Salvatore Mannino in merito ad un primo bilancio dell’estate saccense 2022.

Non è certo un argomento secondario, al contrario lo ritengo importante per una città che vuole diventare davvero attrattiva per un’offerta artistica, culturale e ricreativa di qualità per i turisti e per noi sciacchitani.

Per quanto riguarda il bilancio di questo cartellone estivo in via di completamento, è un giudizio generalmente condiviso che sia stata una estate piena di eventi artistici di buona qualità, in particolare se tale valutazione tiene conto di “tutti” gli spettacoli ed iniziative, ossia anche di quelli organizzati collateralmente al Comune da parte di privati con proprie autonome iniziative.

Se poi si tiene conto del poco tempo che la nuova amministrazione ha avuto per mettere su il tutto, subito dopo l’esito elettorale, questa positiva considerazione non può che rafforzarsi.

Insomma, pubblico + privato si sono saputi muovere in modo adeguato. Assai apprezzabile è anche la volontà di estendere all’intero mese di settembre l’arco temporale di copertura del cartellone di eventi estivi. Anche l’idea della discoteca all’aperto per le strade mi è piaciuta, ma assai meno la sua location in centro storico, possono esserci in periferia altri luoghi adatti a trattenere i nostri giovani a Sciacca.

Per quanto riguarda la visione proiettata al futuro, cioè al prossimo anno, la sintesi dell’intervista è stata riassunta in tre parole: programmazione, diversificazione e destagionalizzazione. Tre aspetti della modalità con cui organizzare un cartellone estivo comunale con i quali ci troviamo pienamente d’accordo, purché non rimangano parole ma si ci inizi a lavorare sin da adesso (programmazione) e con continuità: all’ultimo minuto sarà infatti quasi impossibile assicurarsi eventi ed interpreti di rilievo.

Anche sulla destagionalizzazione non si può non essere d’accordo, con l’obiettivo di coprire almeno 4 mesi, dal 1 giugno al 30 settembre, e con auspicabili “anticipi” e “code” anche a maggio e ottobre.

Infine la diversificazione, e qui trattiamo di un aspetto, sia di contenuto che di scelte, sul quale non possono mancare i suggerimenti propositivi.

Proprio partendo dalla positiva base dell’esperienza 2022, l’obiettivo dovrà essere quello di un ulteriore salto di qualità innanzitutto nei nomi in cartellone (cantanti, scrittori, attori, in genere artisti o personaggi del mondo culturale) sotto il profilo della notorietà. Ma non è solo una esigenza di notorietà dei personaggi. È importante alzare l’asticella anche per quanto riguarda la qualità degli eventi in sé. Così, ed è solo ad esempio, in aggiunta alle sempre bravissime compagnie teatrali amatoriali del luogo si potrebbe proporre una vera e propria rassegna teatrale con compagnie professionali nazionali, come una volta avveniva ogni estate con il Teatro Sud di Catania.

Peraltro, sotto il profilo della qualità e della notorietà, la strada da perseguire potrebbe essere già in gran parte tracciata, grazie alla convenzione che l’associazione culturale Prof. Cantone ha stipulato con la fondazione Orestiadi di Gibellina, e con riferimento alla quale spetta al Comune di Sciacca trovare adesso le risorse per far spostare su Sciacca almeno tre spettacoli del cartellone delle prossime Orestiadi (quest’anno il solo spettacolo di Alfonso Veneroso).

Diversificare vuol dire coprire tutti i gusti differenti di un vasto pubblico composto sia giovani che da anziani, da turisti e sciacchitani che vorrebbero non essere costretti ad andar fuori paese per trascorrere serate piacevoli e anche, perché no, emozionanti.

Ma significa anche puntare su iniziative nuove ed originali, che sappiano valorizzare la storia del nostro territorio. ServireSciacca ne ha già proposta una, la Sera delle Lampare, che potrebbe far riscoprire l’antico fascino di questo serpente di luci riflesse sul mare che lascia il porto, unitamente alla valorizzazione di tanti prodotti ittici e piatti tipici della nostra città marinara.

https://www.serviresciacca.it/2022/07/04/la-sera-delle-lampare-nel-cuore-dellestate-saccense

E, per finire questo editoriale, se ne propone anche un’altra: la Festa dei Cortili, con un vero e proprio concorso collegato, per andare alla riscoperta della parte più bella del nostro centro storico, per coinvolgere in prima persona chi nei cortili ancora ci abita nel decorare e abbellire il proprio, in una sorta di gara a chi lo fa diventare ancora più bello, per far vivere all’interno di questi cortili l’esperienza di momenti artistici di vario genere, lungo un percorso predeterminato, sugli usi, le tradizioni, l’arte antica e moderna. Una festa che in Italia ancora non c’è e che invece è molto famosa in Spagna, a Cordoba. E se facessimo proprio noi, qui a Sciacca, da apripista in Italia con l’estate saccense 2023?

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