Il silenzio degli alleati nella coalizione che appoggia Matteo Mangiacavallo, sull’iniziativa dello stesso Mangiacavallo di estromettere Forza Italia, viene rotta oggi dalla voce  dell’esponente della U.D.C. Nicola Assenzo.

“La risposta degli alleati di centrodestra è silenziosa – dice Assenzo – proprio nel rispetto della stessa Forza Italia e della difficoltà che sta sicuramente affrontando. Noi rimaniamo al fianco di Matteo al quale, di comune accordo con le altre forze, abbiamo affidato il compito di leader della coalizione, lasciandogli l’autonomia e l’autorevolezza che gli spetta, adesso, e che gli spetterà nel caso in cui dovesse svolgere il ruolo di primo cittadino, come noi tutti ci auguriamo. Non ci sono in atto strategie regionali che mirano a modificare il quadro locale”.

Messaggio chiaro, si direbbe, e forse non del tutto riferibile alla sola U.D.C. nel momento in cui le parole affidate a facebook del coordinatore cittadino di Forza Italia fanno ritenere che sia in atto da parte dello stesso Turturici il tentativo di portare “il caso di Sciacca” sul tavolo di regia della politica regionale, nel tentativo di controbattere all’iniziativa di Matteo Mangiacavallo sottraendogli da Palermo l’appoggio politico dell’intera coalizione di centro/destra.

Non sono pochi quelli che all’interno del partito azzurro berlusconiano sono convinti che il siluro lanciato da Matteo Mangiacavallo sia stato in realtà ispirato proprio da Palermo e più precisamente da Nello Musumeci, e quindi come suol dirsi si vuole anche andare a vedere il gioco della “controparte”, come si fa a poker. Una lettura diversa da quanti invece continuano a leggere la inattesa strategia del deputato regionale Mangiacavallo come una decisione del tutto personale e quindi maturata a livello locale.

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