Siamo diventati non solo sordi e ciechi, ma anche impermeabili alla vergogna. Rassegnati o addirittura assuefatti al degrado che attanaglia la nostra città, viviamo la nostra cittadinanza facendoci scivolare sopra di tutto, anche ciò che potrebbe essere facilmente sistemato e risanato. Senza reagire, senza protestare. Nonostante tanti di noi paghino regolarmente i tributi comunali e cerchino anche di fare del proprio meglio nell’essere cittadini attivi. Ma costretti a sentirsi cittadini di quarta serie, anche chi riesce ancora a coltivare il senso della vergogna.

Immagine iconica di questa città, che vive una tragica realtà dicotomica tra chi ne celebra la bellezza e chi ne documenta il degrado senza fine, è il Borgo dello Stazzone e le sua attuale situazione di rifiuti e detriti sparsi un po’ dovunque. Per chi non lo sapesse questo è un luogo dove si recano tantissime giovani coppie e mamme per portarci i loro bambini a giocare e correre in un’ampia area pedonale, soleggiata e adiacente al mare.

Come potranno mai questi bambini crescere ed educarsi ad un adeguato senso civico se si ritrovano a giocare sempre tra rifiuti e sporcizia? Come potranno diventare “civili”?Sfuggiamo, vi supplico, dall’annoso dilemma se la causa sia l’inciviltà della gente (magari i giovani…?) o l’inefficienza dei servizi comunali: la responsabilità è dell’intera città, a partire da tutti noi singoli cittadini e per finire agli amministratori, che dovrebbero garantire innanzitutto il buon esempio e quindi l’efficienza del servizio di decoro e pulizia urbana.

Sull’argomento siamo già intervenuti con numerosi articoli già da alcuni mesi, e lo hanno fatto anche altri mezzi di informazione, senza che nessuno si sia mai preso la briga di intervenire minimamente. Quei detriti di canne sono sempre lì, in mezzo al piazzale, come se non interessasse a nessuno, magari confidando nell’intervento di qualche associazione di volontariato, tipo PlasticFree, per fare finalmente un po’ di pulizia.

Per chi non avesse una conoscenza aggiornata del luogo corrediamo questo articolo con tutta una serie di immagini che documentano il degrado e la sporcizia, precisando che è così ormai da molti mesi.

Vergogna, vergogna, vergogna! Ma ne siamo ancora capaci?

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