C’è chi le conosce per averle frequentate e preferisce voltare lo sguardo dall’altra parte, rimuovendo…

C’è chi non le conosce neanche, magari ne ha solo sentito parlare da qualcuno.

C’è chi non si rassegna, ci mette la faccia e vorrebbe gridare al mondo che questo scempio deve finire, a qualunque costo: ServireSciacca è tra questi.

Si sta parlando delle Piscine Molinelli, quelle che fino a una decina di anni addietro venivano riempite di acqua termale salsobromoiodica, l’Acqua dei Molinelli.

Sono stato lì oggi pomeriggio con l’intenzione di scattare una foto dall’esterno, divenuto nel frattempo una discarica pubblica.

Ho trovato tutto aperto, la porta del cancello esterno e quella interna di ingresso.

E sono entrato.

Se davvero amassimo la nostra città e la sua bellezza non potremmo e non dovremmo voltare le spalle e lo sguardo dinanzi a queste immagini, che ci riportano ad una ricchezza di Sciacca violentata e derubata dalla politica regionale:

La sensazione che ti prende alla gola è qualcosa di angosciante, un senso di abbandono irreale, un misto di desolazione e di rabbia, perché non dovrebbe essere ammesso dilapidare un patrimonio del genere, perché un bene pubblico anche se chiuso non può essere lasciato senza alcun serio controllo di protezione (tecnologica) senza alcuno intervento di manutenzione, mentre a Palermo nessuno ne paga le conseguenze in termini di responsabilità per il danno erariale arrecato:

C’era una volta…
4 pensiero su “SI PUÒ VOLTARE LO SGUARDO DALL’ALTRA PARTE? REPORTAGE DI FOTO.”
  1. Un pugno allo stomaco. Siamo un popolo di disfattisti e menefreghisti. Difronte a tanto scempio non credo ci sia un futuro per le terme. Solo l’indifferenza, il menefreghismo, il disfattismo di un popolo può generare questo e le colpe sono divise in parti uguali e non sono solo della regione

  2. Ho visto le foto,che ci rappresentano una situazione di generale degrado della struttura.Tale situazione si estende ad altri beni pubblici,compresi nel patrimonio termale ed altri che si intestano allo Stato,alla Regione ed altri enti pubblici.
    Cito l ‘ex istituto d arte,ex ufficio registro di piazza Rossi,l ex Caserma dei carabinieri di Corso vitt Emanuele, l ex archivio notarile di Via Licata e a seguire tanti palazzi privati,abbandonati,invasi dalle erbacce ,come l immobile Arone/Augugliaro di v.lo Arone,senza che nessuno intervenga o si metta all’opera per eliminare tale erbacce,che hanno invaso le mura di cinta di porta san Salvatore, lungo la via Mori.
    Poiché sono convinto che il Pubblico,per mancanza di risorse o perché non organizzato, non sarà nelle condizioni di intervenire,noi cittadini,quelli che amiamo Sciacca, mobilitiamoci,lanciamo l ‘allarme,creiamo un movimento spontaneo,apartitico,indipendente per fare uscire la nostra Città dalla situazione di degrado ,abbandono ,carenza assoluta di rappresenranza politica,ecc.ecc. in cui si trova.
    Non ho da fare accuse a nessuno né muovere critiche. Non facciamo dietrologia,sbracciamoci,prendiamo esempio dalle donne e dagli uomini,che hanno effettuato interventi di pulizia straordinaria nelle spiagge,a San Calogero,nella zona di Via Figuli.
    Usciamo dall’indifferenza e da atteggiamenti di mera critica ,sbracciamoci,mettiamoci all’opera.
    Io,da ultraottantenne, sono a disposizione, senza nulla chiedere,ma disposto a dare una mano a questa nostra città, mai come oggi “degradata” e abbandonata,in un contesto generale che vede Sciacca ,priva di una sanità pubblica,ospedaliera e territoriale,all’altezza dei tempi e della donanda,che viene dalla popolazione.
    Una città e una provincia senza rete autostrade, priva di collegamenti con
    l ‘aereoporto di riferimento Falcone Borsellino di Punta Raisi.
    Mobilitiamoci,non perdiamo più tempo,facciamolo per noi,ma sopratutto per le nuove generazioni.
    Io ci sono,ci sarò. Confido nell’orgoglio della popolazione sciacchitana.
    Lillo craparo Mail craparolillo@gmail.com tel 3388583861./3312067592

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