E’ una presa di posizione vibrante quasi di indignazione quella odierna della Rete Procuratori dei Cittadini di Cittadinanzattiva – Sciacca nei confronti del Comune di Sciacca.

In una lettera inviata al Sindaco Valenti, all’assessore Venezia e alla stampa cittadina viene definito come “un comportamento amministrativo colpevole e censurabile” la chiusura, da alcuni mesi, della villetta di piazza Mura di Vega nel quartiere di San Michele.

In premessa la nota di Cittadinanzattiva sostiene che “una buona amministrazione inizia dalle piccole cose che si possono fare, e dalla cura che a queste cose semplici viene dedicata in nome dell’amore per la propria città e della sua vivibilità. E pur trattandosi di cose magari apparentemente poco rilevanti rispetto ai tanti aspetti di incuria e abbandono che oggi caratterizzano la città di Sciacca, esse tuttavia possono diventare importanti per l’impatto che hanno sulla qualità della vita del singolo cittadino. Quando qualcuna di queste “piccole cose importanti ” non viene fatta o viene addirittura abbandonata, allora è lecito chiedersi se ci sia davvero la volontà, almeno quella, di operare per il bene della città”.

Tra queste “piccole cose importanti” Cittadinanzattiva individua oggi la villetta di San Michele, sulla quale il movimento aveva in più occasioni richiamato l’attenzione: in passato ci aveva fatto un progetto di Democrazia Partecipata, risultato vincente ma mai realizzato dal Comune; più recentemente la villetta era stato oggetto di esame nel Documento sul Verde Pubblico Cittadino elaborato dai Procuratori dei Cittadini e consegnato al Sindaco, all’Assessore al Verde Pubblico e ai dirigenti dei servizi comunali competenti, per segnalarne alcune problematiche e con l’auspicio che il Comune ci mettesse mano.

“Quando la villetta era ancora aperta ben due assessori della giunta Valenti ci avevano assicurato un immediato intervento – dicono adesso i Procuratori dei Cittadini – per la sostituzione di una panchina rimossa sulla sua balconata panoramica, oltre all’impegno dell’assessore al Verde Pubblico per trovare soluzioni alle altre diverse problematiche segnalate per questo e per gli altri spazi di verde pubblico in città”.

Adesso invece veniamo a scoprire – denuncia Cittadinanzattiva – che la villetta di San Michele è chiusa ormai da diversi mesi, precisamente da quando il custode è andato in pensione, e che all’interno di essa non è più stata effettuata alcuna pulizia né cura di piante e di fiori né alcun intervento di manutenzione”.

“ E’ inammissibile – si legge nella presa di posizione – che l’amministrazione comunale e i servizi comunali competenti in materia non abbiano saputo trovare di meglio, quando l’addetto è andato in pensione, che chiudere il cancello con un lucchetto e fregarsene del fatto che questo era sempre stato un punto di aggregazione per molti abitanti del quartiere, soprattutto anziani.”

Questo significa non aver avuto la capacità o forse neanche la preoccupazione di affidare a un altro dipendente comunale, oppure ad un percettore di reddito di cittadinanza, le chiavi per aprire la villetta la mattina e chiuderla la sera; questo significa non aver verificato la possibilità di affidarsi al mondo dell’associazionismo e delvolontariato oppure neanche inventarsi di affidare le chiavi al panificio che sta di fronte, tentando di fare ricorso ad una forma di cooperazione e/o di adozione civica”.

“ Noi Procuratori dei Cittadini – si legge ancora – questo lo chiamiamo disinteresse, mancanza di senso civico e di rispetto verso quel bene comune che è il verde pubblico, assenza di quel minimo di passione civica che è indispensabile per poter amministrare una città nell’interesse primario del cittadino”.

Per questo la rete Procuratori dei Cittadini chiede l’immediata riapertura quotidiana della villetta di piazza Mura di Vega, con relativa pulizia e manutenzione ordinaria e straordinaria del sito, a tutela del diritto dei cittadini di poter usufruire, nelle migliori condizioni possibili, degli spazi verdi della propria città.

Tutto ciò, viene evidenziato in conclusione, nel momento in cui il PNRR nazionale ha predisposto un “Progetto di tutela e valorizzazione del verde urbano” che prevede 330 milioni di euro, 14 città metropolitane coinvolte, 7 milioni di nuovi alberi, 6600 ettari di boschi urbani. Tanto per capire l’aria che tira in termini di sostenibilità ambientale.

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