Ospitiamo su ServireSciacca questo intervento social di Alessandro Curreri, l’ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, che nel suo abituale stile parla chiaro e diretto sull’argomento Terme e altro ancora.

“ Nella primavera del 2017 Rosario Crocetta, che considerava l’attività termale prettamente stagionale, quasi alla fine della sua attività ha avviato il famoso allineamento catastale. Nei tempi supplementari, colpevolmente.

Adesso dopo 54 mesi, per non essere da meno, la giunta guidata da Nello Musumeci annuncia un finanziamento/aperitivo, zoppo, che non si riesce a trovare in bilancio, né in variazione di bilancio.

Quando si elargisce un finanziamento mi devi dire dove prendi i soldi. Altrimenti è una 𝙙𝙚𝙡𝙞𝙗𝙚𝙧𝙖 𝙆𝙖𝙣𝙨𝙖𝙨 𝘾𝙞𝙩𝙮, un ennesimo sgambetto verso i cittadini che dici di amare, una truffa tecnica, politica e semantica.

Le testate giornalistiche hanno accettato come bastevole e da diffondere un comunicato sulla pagina social della Regione Siciliana.

Io due domande me le porrei.

Si legge nel comunicato che “𝘴𝘪 è 𝘳𝘦𝘴𝘰 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘭’𝘪𝘯𝘷𝘦𝘴𝘵𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘢 𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘷𝘦𝘤𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘳𝘶𝘵𝘵𝘶𝘳𝘢”.

Ma se dal bilancio pubblicato e deliberato dall’assemblea dei soci (socio unico Regione), con sede proprio accanto alla stanza dell’assessore Gaetano Armao, leggo che l’obsolescenza dei beni cresce di 150.000 euro l’anno (falso, perché l’obsolescenza non segue un andamento lineare, ma parabolico, in negativo) vuol dire che il patrimonio è già depauperato di quasi 800.000,00 euro. Musumeci vorrebbe intervenire con 3.000.000,00 di euro per Acireale e #Sciacca (per Sciacca, probabilmente, meno della metà). Verrebbe da chiedersi come mai si dia osservato inermi l’invecchiamento ulteriore, perché non si è intervenuti prima, perché si interviene adesso con una cifra che al massimo ripiana l’obsolescenza di questi ultimi anni.

Il deprezzamento deve tenere conto di due distinti tipi di “svalutazione”: quello relativo alla vetustà e quello relativo all’obsolescenza funzionale di materiali e soprattutto dell’impiantistica.

Ho spiegato che c’è chi mente, che Inail non ha mai avuto una interlocuzione seria, non ha mai ricevuto una lista degli interventi di ristrutturazione da fare, che Musumeci non poteva non sapere che l’accatastamento lo ha preso in consegna nel 2017, ho più volte detto che gli interventi devo essere realizzati nella direzione degli obiettivi del prossimo investitore. Che poi, con tutti i problemi di accatastamento che abbiamo aprono le stufe(bellissimo!!) e Musumeci lo sa. Per carità sono contento. Ma mentre è facile dialogare con il demanio, è improbabile che si sia contattato la confraternita dei monaci di San Calogero.

Tutto si supera. Basta la volontà.

Il presidente Musumeci minaccia le dimissioni, azzera la giunta (poi se ne pente), 𝙥𝙖𝙧𝙡𝙖 𝙙𝙞 𝙩𝙧𝙖𝙙𝙞𝙩𝙤𝙧𝙞 𝙫𝙞𝙡𝙞 𝙚 𝙥𝙖𝙫𝙞𝙙𝙞 𝙙𝙖 𝙩𝙚𝙣𝙚𝙧𝙚 𝙙𝙞𝙨𝙩𝙖𝙣𝙩𝙞 𝙥𝙚𝙧 𝙥𝙧𝙤𝙗𝙡𝙚𝙢𝙞 𝙙𝙞 𝙞𝙜𝙞𝙚𝙣𝙚.

Un deputato dovrebbe chiedere e raccontare, aprendo l’ARS come una scatola di tonno, quali accordi ci siano dietro e cosa gli hanno chiesto. Invece stanno tutti muti ed anche questo silenzio dell’on. Mangiacavallo è pazzesco, assurdo, considerando che tutte le nomine decise da Musumeci vengono ratificate dal “𝗥𝗶𝘀𝗶𝗸𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗲”, proprio nella sua commissione Affari Costituzionali. in cui si presenta(o si assenta).

Prima azzera la giunta, poi se ne pente. Come quando si dimise Razza, per poi fargli fare dietrofront e richiamarlo.

Nel frattempo si parla di ponte sullo stretto e si perde l’ultimo treno del recovery fund(PNRR)”.

Alessandro Curreri