L’editoriale di ServireSciacca sulle parole di Francesca Valenti ha acceso subito il dibattito.

Ha così commentato:

“ Ma prima di scrivere queste corbellerie non potete cercare, magari su google. Il Sindaco è autorità locale sanitaria e di protezione civile. Con provvedimento motivato può chiudere quello che vuole anche in contrasto con norme sovracomunali. È l’ABC. Smettetela di fare cattiva informazione. Per favore

ServireSciacca ha risposto così a Universicilia e alla stessa Francesca Valenti che, in risposta, ci ha inviato il link che troverete di seguito.

Carissimo Universicilia, sei tu (…) che come spesso ti accade non hai compreso il senso dell’articolo, e ce ne spiace davvero.

Qui non è un problema né di Google né di Wikipedia…

Volutamente non sono andato a cercarci… questo non è un articolo di informazione ma un editoriale di opinione…

Conoscendo Francesca Valenti so bene che non emetterebbe un provvedimento illegittimo… troverebbe il modo e lo strumento adatto per farlo.

Ribadisco che le sue parole, così come quelle di tanti altri sindaci, sono sbagliate, nonostante i facili commenti di adesione che in questo momento possono ottenere.

Posso anche augurarmi che la legittima “pressione” esercitata dai sindaci sul governo nazionale possa risultare determinante in una certa direzione, ma rimango fortemente dell’idea che se in Italia ogni sindaco si mette a fare di testa sua emettendo chi sì e chi no provvedimenti di chiusura non avallati da un’unica scelta e direttiva nazionale, anche il settore dell’istruzione diventa un autentico CASINO come lo è il nostro Paese in tanti altri settori.

Non penso, ma è una mia suggestione assolutamente personale , che il Presidente Mattarella andrebbe fiero di un sindaco che decide di chiudere le scuole per pandemia quando il presidente del consiglio da Lui scelto dovesse aver preso la direzione opposto.

Ben venga invece il parere dei primi cittadini che dicono la loro e fanno sentire la propria voce nei confronti del governo regionale/nazionale. Caro Universicilia, sono pronto a sostenere la giustezza della mia tesi, sotto il profilo costituzionale, pubblicamente e con te sull’altro fronte e così poi vediamo chi fa cattiva informazione.

Ecco, per dovere di cronaca, il link inviatomi da Francesca Valenti:

https://www.lacnews24.it/cronaca/l-italia-dei-comuni-batte-draghi-i-sindaci-chiudono-le-scuole-e-imbarazzano-il-governo_148509/?fbclid=IwAR1Z_rGg0WGeep0t_4Fdr6j5IFeVtlthHWONRqn-y5OnDCMBNPKVsW_VYLI

EDITORIALE: FRANCESCA VALENTI SULLE SCUOLE SBAGLIA PERCHÉ NON HA IL POTERE DI DECIDERE

GENNAIO 8, 2022

“ Nelle attuali condizioni le scuole non possono ripartire in presenza – ha detto ieri sera il sindaco di Sciacca Francesca Valenti”.

“Io ritengo – ha aggiunto – che debba essere il governo regionale a prendere atto della situazione e ad adottare i provvedimenti conseguenziali. Se così non dovesse essere, adotterò come Sindaco i provvedimenti necessari ad impedire il rientro a scuola lunedì prossimo”.

Mi chiedo: che senso hanno queste parole?

Non voglio entrare, lo dico subito, nelle pieghe del discorso se sia giusto o no rientrare a scuola domani in presenza. Ho il mio pensiero personale ma non la competenza e il titolo per esternarlo pubblicamente.

Ma il sindaco di una città ha titolo e competenza di decidere una cosa importante come questa?

C’è già in atto una sorta di conflitto istituzionale tra il governo nazionale e la regione Campania, che ha deciso per la non riapertura delle scuole in autonomia rispetto alle decisioni governative centrali. Un conflitto che può avere il suo fondamento non solo nello stile personale ed autonomistico di chi è alla guida del governo regionale campano, ma anche nella complicata distribuzione dei poteri amministrativi tra Stato e Regioni.

Ma adesso ci si mettono pure i sindaci?

Ve lo immaginate un paese, l’Italia, nel quale il sindaco di ogni città decide di fare di testa propria?

Al di là quindi del facile consenso propagandistico che le parole di Francesca Valenti possono nella cittadinanza per la forte pressione emotiva che la situazione epidemiologica comporta e al di là della giustezza o meno del rientro a scuola in presenza, occorre avere il coraggio di dire anche controcorrente che le parole di Francesca Valenti, laddove dice che adotterà i provvedimenti necessari per impedire il rientro a scuola, sono sbagliate e censurabili nella forma e nella sostanza.

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