Ospitiamo sul nostro blog parte di un contributo social di Giuseppe Catanzaro, frutto del suo impegno politico attivo, ritenendolo coerente nei contenuti con la linea editoriale di ServireSciacca. Questo ovviamente non implica in alcun modo identificarsi con tali contenuti, ma sicuramente ritenerli degni di attenzione e riflessione.

“Si avvia a conclusione un altro anno parecchio difficile per la nostra città.
Ti guardi in giro e cogli con mano la situazione, la difficoltà di guardare al domani con fiducia.

È in questi momenti, probabilmente, che si rende essenziale una reazione, una spinta propulsiva di una comunità che si riorganizza e, in questa prospettiva, ognuno di noi deve fare la sua parte.

In vista di un 2022 fondamentale per il futuro della nostra città, anche la comunità politica a cui appartengo ormai da anni è nel pieno di una profonda e plurale nuova organizzazione, indispensabile per essere parte protagonista di una proposta politica ed amministrativa all’altezza della complicata situazione generale.

L’entusiasmo con il quale molti amici ed amiche si stanno rendendo disponibili a dare il loro contributo, durante queste settimane, in vista del nuovo anno, trasmette un’energia difficile da descrivere. Tanti, che prima d’ora non hanno mai fatto politica attiva, stanno dando la loro disponibilità a far parte di questo nuovo progetto politico che sta per entrare nel vivo della sua formazione.

Mi sbaglierò, ma credo che queste elezioni avranno una caratteristica particolare rispetto a molte altre avvenute in passato: non ci sarà alcun voto di appartenenza che prescinda dalla qualità delle proposte politiche in campo. Si darà fiducia osservando attentamente la qualità delle persone e dei contenuti e se nessuna proposta convincerà, una parte della città potrebbe anche essere messa nelle condizioni di esprimere un voto “nullo” o addirittura non votare. È dunque compito delicato e complesso quello di scongiurare questa soluzione che, di sicuro, non costituisce una valida risposta alla urgente necessità di prospettiva che questa città ha.

Occorre, alla luce di tutto ciò, una assunzione di responsabilità importante da parte di tutte quelle persone che sono, nei fatti, libere da impegni presi con partiti e dirigenti di vario genere da cui, da anni, non ricevono più nulla. Una serietà nello scegliere di impegnarsi in prima persona, in prima linea, per garantire un futuro possibile ma tutto da costruire, andando oltre il semplice ruolo di osservatori interessati.

La protesta non basterà a vincere, tantomeno a governare. Occorrerà costruire una programmazione asciutta, concreta e partecipata che tenga conto delle già certe difficoltà, condivisa con tutte quelle persone e gruppi di impegno politico capaci di superare le appartenze ideologiche e di avvicinarsi sul campo della credibilità e dell’impegno per l’interesse pubblico.

Credo però, allo stesso modo, di difficile realizzazione proposte politiche maturate insieme a parti un pizzico meno credibili sotto l’aspetto politico ed amministrativo, fondate su formule grottesche, distanti dall’opinione pubblica e dal sentimento popolare che, spesso, dimostra una lucidità di gran lunga superiore ai più disparati operatori della politica, certamente esperti ma spesso poco vicini a considerazioni palesi, ovvie ma probabilmente scomode rispetto ai calcoli utili per non mollare la posizione di potere, prestigio che dir si voglia, garantita per decenni da un voto meno fondato sull’opinione e più sul parente candidato con questo o con l’altro candidato sindaco di turno.

Adesso, non basterà più non dispiacere il cugino candidato a destra e la cognata candidata a sinistra: il nostro voto dovrà, per forza di cose, andare alla proposta politica ritenuta più idonea a migliorare le cose.

Ci aspettano dunque mesi importanti, da vivere con passione, equilibrio e dedizione, guidati da un unico e collettivo interesse: riprendere per mano una città oggi smarrita e ferita che tuttavia può rinascere.

Occorre iniziare da qui, dal cercare con umiltà assoluta di fare quel passo in più, di prendersi quella responsabilità in più, con l’obiettivo di essere da stimolo per tutti quei cittadini che non si son mai spesi in prima persona all’interno di una proposta politica, candidandosi.
Più cittadini faranno, per la prima volta, la stessa scelta, più si renderà possibile una proposta politica complessiva all’altezza della situazione.

Intanto, partiamo da qui.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *