Una lunga storia si conclude cosi: dopo che il Commissario ASP di Agrigento aveva comunicato alla Direzione Regionale INPS la disponibilità a concedere in comodato d’uso gratuito alcuni locali presso l’Ospedale Giovanni Paolo II, in uso come Centro Alzheimer, la Direzione Regionale INPS ha comunica il suo diniego all’utilizzo di detti locali.

Dentro questa lunga storia ci sta un’altra storia, che ho seguito da vicino.

Ci sta la storia dei pazienti del Centro Alzheimer, dei loro familiari, ci sta più di un anno di trasferimenti, di proteste per un ipotetico spostamento al primo piano, di nuovi ascensori da aspettare, di visite al CSM, per chi può deambulare, di visite altrove per chi non può. Un anno già difficile per via della pandemia da Covid-19, reso ancora più difficile da una operazione che oggi, pare, concludersi in un nulla di fatto.

Adesso, la domanda è una: posto che nei locali interessati non nascerà alcuna sede INPS, come si procederà per tutto ciò che riguarda i locali del Centro Alzheimer?

Si vorrà proseguire nell’intento di collocare tutto a primo piano o si potrà procedere verso un ritorno al piano terra?

Probabilmente, adesso, ci sono tutte le condizioni per assumere determinate scelte, ovvero le scelte più idonee per un particolare tipo di utenza, alla quale garantire un servizio fondamentale, nella direzione più giusta, più accessibile e più intelligente, dando seguito alle legittime richieste esposte dai familiari dei pazienti.

A riguardo, attendiamo novità importanti. Auspico che le istituzioni interessate si mobilitano in fretta, facendosi portavoce nei confronti dell’azienda ospedaliera di scelte mirate a garantire un servizio di cura importante per tanti concittadini.

Giuseppe Catanzaro

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