Carissimi Margherita, Matteo e Michele,

è la seconda volta che Vi scrivo in pochi giorni e innanzitutto vorrei rassicurVi sul fatto che, dopo, vi lascerò tranquilli per un po’.

Vi avevo chiesto, con un articolo dello scorso 8 giugno, di manifestare pubblicamente quale valutazione politica e quale significato concreto attribuivate al “silenzio istituzionale” riservato dai vertici politici regionali all’interrogazione parlamentare da Voi tre congiuntamente presentata nell’ottobre del 2019 in ordine ai principali aspetti della problematica termale, “silenzio omertoso” riconfermato anche quando, ancora una volta congiuntamente, avete sottoscritto la delibera che il consiglio comunale di Sciacca adottò all’unanimità l’anno successivo (ottobre 2020) e che conteneva più o meno le stesse richieste, nuovamente rivolte al Presidente della regione.

Nessuno di Voi ha ritenuto di dar seguito a questa sollecitazione pervenutaVi da ServireSciacca, in un momento in cui l’argomento Terme è finalmente in prima pagina quanto meno sui mezzi di comunicazione, e francamente me ne dispiace non tanto per il Blog quanto piuttosto per Voi, che avete così perduto un’occasione di prendere insieme una posizione che vi avrebbe visti uniti in quella che poteva essere una “operazione verità” nei confronti del territorio di cui costituite espressione elettorale.

Mi rendo conto che non è affatto semplice quello che Vi è stato chiesto, sopratutto per Margherita e Matteo, che questo governo regionale lo sostengono.

E’ difficile uscire dai recinti imposti dall’appartenenza politica, è difficile manifestare liberamente il proprio pensiero anche quando la tematica non dovrebbe avere colore politico, anche quando c’è già un atto parlamentare su cui si è apposta la propria firma.

Domani pomeriggio Vi si presenta tuttavia una nuova opportunità di assumere finalmente un ruolo che abbia una qualche significatività in quello che non è solo uno dei tanti problemi, quanto piuttosto il problema numero uno del territorio che vi ha votati ed eletti.

Siete infatti invitati alla riunione che la sindaca Francesca Valenti ha indetto nell’atrio superiore del palazzo di città con tutte le forze politiche al fine di definire come portare avanti in modo condiviso le iniziative finalizzate alla riapertura e valorizzazione del complesso termale di Sciacca.

Sarete presenti? Avrete “il coraggio” di prendere una posizione unitaria e soprattutto l’impegno di spendervi in un’azione unitaria nei confronti della Regone, che vada in una direzione coerente con gli interessi del territorio? Oppure rimarrete legati a valutazioni di parte, strettamente aderenti alla vostra posizione politica? Se così fosse assisteremo alle solite dichiarazioni di intenti, più o meno generiche, che nulla hanno a che fare con un concreto agire politico che si contrapponga alla bieca volontà della Regione di non riaprire le Terme.

Se in questo scorcio finale di legislatura regionale non si riuscisse a determinare un decisivo cambio di indirizzo nella politica del governo regionale sul termalismo, tutto diventerà ancora più complicato di quello che già è.

Voi tre deputati potreste poter giocare un ruolo decisivo, voglio solo ricordarvelo e passarVi così la palla.

ON.LI MARGHERITA LA ROCCA, MATTEO MANGIACAVALLO E MICHELE CATANZARO,CONSENTITEMI DI CHIEDERVI… di Nino Porrello 8 giugno 2021

Carissimi Margherita, Matteo e Michele, 

avrei qualcosa da chiederVi pubblicamente, nella vostra qualità di deputati regionali del territorio, che insieme avevate a suo tempo sottoscritto una interrogazione parlamentare di sicura importanza per l’intero territorio, di cui siete l’espressione politica. Scartabellando nel mio nutrito dossier documentale sulla problematica termale, mi sono infatti ritrovato tra le mani questo atto parlamentare da Voi presentato nel mese di ottobre del 2019 (con richiesta di risposta in commissione) e con il quale rivolgevate una serie di domande al Presidente della Regione, all’Assessore regionale per l’economia, all’Assessore per il territorio e ambiente e all’Assessore per il turismo. Tale Vostra iniziativa, assunta in veste di deputazione territoriale, faceva seguito all’incontro avuto con il Comitato Civico Patrimonio Termale, e teneva conto delle considerazioni e degli interrogativi senza risposta emersi in quella riunione. Pur essendo trascorsi quasi due anni, in quelle domande che indirizzavate ai vertici regionali ho ritrovato tutto quello ciò che ancora oggi sono i nodi non sciolti e gli ostacoli non superati verso la soluzione dell’intricata questione termale di Sciacca.Sono domande cui “Musumeci, Armao & C.” non hanno mai dato risposte al territorio, rifiutando in più occasioni il confronto. Debbo ritenere che anche Voi non avevate ricevuto alcuna risposta, se a distanza di un anno esatto (ottobre 2020) praticamente gli stessi interrogativi sono stati nuovamente rivolti al Presidente Musumeci, con la Vostra personale e dichiarata adesione, nella delibera sul termalismo assunta all’unanimità dal Consiglio comunale di Sciacca. Mi viene quindi oggi spontaneo richiederVi, se come penso neanche in seguito avete mai avuto alcun riscontro ufficiale da parte del Presidente e degli Assessori regionali, quale valutazione politica e quale significato concreto attribuite a questo “silenzio istituzionale” e alla sostanziale mancanza di ogni significativa attività regionale in ordine ai diversi aspetti della problematica termale che, meritoriamente insieme, avevate evidenziato nel Vostro atto parlamentare. Ritengo che al territorio, di cui costituite espressione, dobbiate una risposta semplice e trasparente.Di quella interrogazione riporto qui di seguito, ad uso del lettore, la parte finale con le domande che ponevate e che, come è possibile constatare, rimangono tutte di attualità, confidando nella cortesia di una Vostra pubblica risposta tramite ServireSciacca:

“SI CHIEDE DI SAPERE: 

– perché non si è ancora chiusa la liquidazione della società Terme di Sciacca SpA messa in liquidazione sin dal 20 giugno 2011 

– perché dal 30 giugno 2013, data di scadenza della prima Manifestazione di Interesse con Avviso pubblico, alla data odierna, e quindi in un periodo di oltre 6 anni, la Regione non è ancora riuscita a portare a soluzione la problematica delle Terme di Sciacca 

– perché non è stata data esecutività completa al contratto di concessione stipulato tra la Regione e il Comune di Sciacca in data 25/10/2017 

– se è stato individuato e utilizzato, ovvero se sarà utilizzato, un Advisor di elevato standing per preparare in modo adeguato gli avvisi di manifestazione di interesse e di bando ad evidenza pubblica per l’affidamento, nonché per veicolare nel modo più efficace questi bandi sui mercati imprenditoriali internazionali 

– se la strada della totale privatizzazione viene considerata l’unica utilmente percorribile 

– cosa intende fare la Regione per portare a soluzione nel più breve tempo possibile e nel modo migliore la problematica della chiusura e della non adeguata valorizzazione del bacino idrotermale di Sciacca, che ai sensi della L.R. 11/2010 avrebbe dovuto definirsi entro 180 giorni tramite lo svolgimento di una gara ad evidenza pubblica 

– se e quali iniziative utili e indifferibili codesta spettabile amministrazione intende intraprendere per evitare un ulteriore degrado del parco termale e una continua mortificazione del territorio. 

Gli interroganti chiedono lo svolgimento in Commissione”

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