E’ un intervento di centralità e di richiamo ad una responsabilità condivisa e unitaria, quello che fa oggi il Direttivo del Comitato Civico Patrimonio Termale con un proprio documento di posizione che volge lo sguardo sopratutto all’immediato futuro della vicenda Terme di Sciacca.

In esso si prende preliminarmente atto che l’iniziativa della Marcia su Palermo, promossa dalla sindaca, ha conseguito il momentaneo effetto di accendere i fari su una questione troppo a lungo messa ai margini o addirittura ignorata nell’agenda politica regionale.

E’ sicuramente mancato, si osserva nel documento, un adeguato e preventivo coinvolgimento delle diverse componenti politiche e civiche della città, così come delle istituzioni del territorio, compreso lo stesso Comitato Civico che aveva espressamente richiesto alla sindaca di scendere in campo, anche con gesti significativi, come rappresentante dell’intera città.

Anche per tale motivo, è opinione del Comitato Civico, l’iniziativa della Marcia su Palemo ha finito con l’assumere, a torto o a ragione, un aspetto politico di parte che sicuramente non ha giovato alla sua migliore riuscita.

Il Comitato Civico ritiene a questo punto “che il cammino debba proseguire attraverso iniziative inclusive, attraverso una reale condivisione d’intenti e di progettazione tra tutte le forze politiche e civiche della città, verso il raggiungimento di quel risultato che chiunque abbia a cuore il bene e lo sviluppo economico-turistico della nostra città non può non condividere: la riapertura delle Terme di Sciacca e una loro autentica valorizzazione”.

Il Comitato una sua unica colorazione: quella civica dell’amore per Sciacca e della voglia di riscatto di questa città, attraverso quel bene comune di enorme importanza che le appartiene per storia e natura, ossia il patrimonio termale, un bene che le è stato strappato via e di cui la città vuole riappropriarsi.

Per questo il Comitato Civico “ in forza della sua centralità chiede a tutte le parti in gioco di spogliarsi da ogni approccio superficiale e partitico, per aprirsi alla collaborazione con tutti, al confronto con tutti”.

La Regione siciliana – aggiunge il documento – in quanto giuridicamente proprietaria di questo bene comune che sono le Terme di Sciacca (tranne al momento l’ex Motel Agip, la sala auditorium dell’ex convento San Francesco e il piccolo albergo di San Calogero), non può continuare a caratterizzarsi per quel disinteresse e quella incompetenza che sono stati la causa del dissesto prima, della chiusura poi e del progressivo degrado infine delle Terme di Sciacca, così come il presidente Musumeci non può continuare a rifiutare il confronto con una città che gli ha ripetutamente richiesto un incontro con documenti ufficiali e unitari.

“ Sotto la bandiera delle Terme – si legge ancora nel documento – la città di Sciacca deve ritrovare un’unità che le consenta di rendersi finalmente protagonista di una propria visione e di una proposta progettuale che consenta di affidare il rilancio del nostro complesso termale a chi abbia davvero le carte in regola per farlo, così come di costruire tutte le premesse affinché Sciacca si sviluppi in futuro come una vera e propria città termale.”

Da parte sua il direttivo del Comitato Civico Patrimonio Termale comunica che sta organizzando propri gruppi di lavoro per ottenere una sempre maggiore sensibilizzazione e coinvolgimento della cittadinanza sulla importanza della questione termale e per ogni necessario approfondimento giuridico, tecnico e di marketing necessario a supportare quel processo che è indispensabile per tirar fuori la questione termale dallo stato di sostanziale immobilismo della Regione siciluana.

In conclusione il direttivo del Comitato Civico Patrimonio Termale si dichiara sin d’ora pronto a partecipare, anche organizzandolo di propria iniziativa, ad un “tavolo di lavoro cittadino” al quale partecipino attivamente e senza preconcetti tutte quelle forze economiche, politiche, amministrative e civiche che si sentano unite dalla volontà di fornire proposte e indicazioni qualificate per raggiungere l’obiettivo di riaprire e valorizzare le Terme di Sciacca.

Un pensiero su “Un “tavolo di lavoro cittadino” al quale partecipino attivamente e senza preconcetti tutte quelle forze economiche, politiche, amministrative e civiche che si sentano unite dalla volontà di fornire proposte e indicazioni qualificate per raggiungere l’obiettivo di riaprire e valorizzare le Terme di Sciacca: è la proposta del Comitato Civico Patrimonio Termale”
  1. Ottima iniziativa!
    Da parecchio tempo ho manifestato l’interesse per essere coinvolto in tavoli tecnici per discutere problematiche di interesse comune.
    Io sono disponibile!
    L’unica cosa che chiedo se eventuali incontri possono essere organizzati nella giornata di lunedì
    Rino Marinello

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