A distanza di pochi giorni il Tribunale per i diritti del malato – rete di Cittadinanzattiva Sciacca – torna a bussare alla porta di Nello Musumeci, di Ruggero Razza e di Mario Zappia chiedendo informazioni sul Centro Covid Ribera.

Lo fa prendendo spunto dalla recente notizia che il governo Musumeci ha avviato due nuovi cantieri all’ospedale di Ribera, per mezzo della struttura commissariale, firmando i provvedimenti necessari per il completamento dei reparti di terapia intensiva e di terapia sub intensiva: l’importo complessivo impegnato è di trecentomila euro per interventi che completano quanto già fatto dall’Azienda sanitaria di Agrigento; la fonte della notizia riferiva altresì che la struttura commissariale messa su dal presidente Musumeci ha già provveduto all’acquisto di tutte le attrezzature necessarie a rendere pienamente funzionali i reparti.

Nel prendere atto di questi provvedimenti, il TDM chiede tuttavia “se sono state garantite le professionalità indispensabili e la strumentistica adeguata”.

La missiva del TDM al Presidente e all’assessore alla Sanità regionali oltre che al commissario dell’ASP di Agrigento, chiede anche di sapere se l’auspicabile fruizione in tempi ravvicinati della struttura Covid di Ribera potrà consentire un celere ripristino di tutti i servizi per le patologie ordinarie presso il presidio ospedaliero di Sciacca.

Fin qui questa ultima nota del Tribunale per i diritto del malato in una vicenda, quella dell’ospedale di Ribera da adibire a Centro Covid, che ormai sfiora il ridicolo e che aveva a suo tempo fatto registrare l’impegno da parte del Commissario dell’ASP circa un’apertura indicata prima per ottobre e poi per novembre scorso, promesse non mantenute che hanno poi indotto Zappia a mantenere sull’argomento il silenzio per pudore.

Si aggiunga a ciò che secondo una comunicazione dell’Asp di Agrigento il reparto Covid dell’ospedale di Ribera sarebbe già attivo dal primo marzo e il reparto di Medicina di Sciacca avrebbe già recuperato i posti letto precedentemente requisiti per il Covid.

Ciò in realtà non è affatto vero, perché il reparto Covid di Ribera e’ praticamente vuoto mentre a Sciacca il reparto di Medicina non ha recuperato alcun posto e al contrario i 12 posti Covid (ex di Medicina) sono strapieni.

Sappiamo tutti quanto la tempistica durante una pandemia sia importante e se non si rispettano i tempi si rischia di aprire un reparto quando non serve piu’.

In altri territori sono state realizzate strutture imponenti, ricche di attrezzature mediche sofisticate e con personale specializzato in pochissimo tempo.

Agli Ospedali riuniti di Sciacca e Ribera invece ci tocca subire prima le false promesse e poi adesso le vere e proprie menzogne.

In questa intricata e assurda situazione ci si chiede a questo punto che iniziative si appresti ad assumere il Comitato Civico Sanità, protagonista nei mesi scorsi di tutta una serie di sit-in di protesta poi sospesi in attesa del mantenimento degli impegni assunti dal Commissari Mario Zappia.

Un pensiero su “MENTRE IL TDM INVIA L’ENNESIMO SOLLECITO PER IL CENTRO COVID DI RIBERA, VENGONO FUORI LE BUGIE DELL’ASP”
  1. Cerchiamo di unire le forze per abbattere il muro di gomma che purtroppo rimanda indietro tutte le sollecitazioni dei cittadini

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