La delibera unitaria adottata dal Consiglio Comunale di Sciacca sulla problematica termale, che ha fatto seguito all’iniziativa del Comitato Civico Patrimonio Termale, sta mettendo finalmente in moto il mondo della politica regionale.
Il primo ad accendere i motori è stato il parlamentare regionale del territorio On. le Michele Catanzaro, esponente del Partito Democratico, che rompendo il suo silenzio ha inviato oggi al Governatore, Nello Musumeci, una lettera con la quale anticipa le argomentazioni e la richiesta contenuti nel documento adottato dall’organo consiliare su proposta delle forze civiche, documento unitario al quale lo stesso Michele Catanzaro ha dato la propria adesione.
Considerata l’importanza della questione termale e il ruolo fondamentale a cui sono chiamati i deputati regionali del territorio, riportiamo qui di seguito il contenuto della lettera odierna di Catanzaro a Musumeci:
“ Oggetto: richiesta incontro urgente sulla vertenza Terme di Sciacca
Onorevole Presidente,
Come Ella ben sa, sono trascorsi ormai diversi anni dall’infausto giorno in cui la Regione Siciliana ha deciso, improvvidamente ed irresponsabilmente, di apporre i lucchetti sul complesso termale di Sciacca, mortificando in tal modo uno dei patrimoni naturali, turistici e culturali di maggiore pregio dell’intera Sicilia e soprattutto devastando l’identità stessa di un territorio che, da quel momento, ha subito un danno incalcolabile, che lo ha enormemente impoverito e marginalizzato dai circuiti turistici nazionali ed internazionali.
Non esistono probabilmente parole o aggettivi in grado di tratteggiare, con sufficiente precisione, lo stato d’animo di un’intera comunità che, dal giorno della chiusura delle Terme, ha perduto la voglia stessa di credere di poter costruire una visione di futuro, fatta di crescita e di progresso, sociale economico ed occupazionale.
Tuttavia, va detto che qualcosa si sta finalmente muovendo, archiviando la fase, fin troppo lunga, delle divisioni e della disillusione e dunque segnando, di fatto, l’inizio di una stagione nuova e diversa, rispetto ad una battaglia che adesso il territorio vuole combattere insieme, con un’unica voce e con un unico obiettivo: riaprire le nostre Terme!
Si sono tenuti, in questi giorni, importanti incontri e tavoli istituzionali, ai quali ho preso parte, con animo propositivo e con forte determinazione; incontri capaci finalmente di mettere insieme forze politiche, sociali, istituzioni, mondo dell’associazionismo e società civile; uniti, a dispetto di appartenenze o identità differenti, nel chiedere all’unisono alla Regione Siciliana un deciso ed immediato cambio di rotta, rispetto a scelte e condotte fin qui tenute.
L’approvazione unanime, da parte del consiglio comunale di Sciacca, di un documento unitario, recante la firma di tutte le espressioni della società saccense sul tema della riapertura delle Terme dice alla politica regionale, con molta chiarezza, che Sciacca non accetta più perdite di tempo, timidezze o strategie dilatorie di alcun genere o sorta.
Sciacca, non chiede più… Sciacca pretende dalla Regione Siciliana che le terme diventino la priorità assoluta delle istituzioni regionali e che la Regione Siciliana, proprietaria del patrimonio termale, incontri in tempi brevissimi le istituzioni e la società civile del nostro territorio, al fine di concordare e pianificare serie e concrete iniziative atte a restituire rilievo politico ad un tema, fin qui bistrattato e strumentalizzato da una classe dirigente siciliana, la quale fino ad oggi si è caratterizzata per non avere alcuna idea seria su come rilanciare il nostro patrimonio termale.
Non ammettiamo dunque ulteriori perdite di tempo; non ammettiamo più tentennamenti; il territorio è finalmente pronto e maturo per spingere, con la massima determinazione ed a qualunque costo, affinché si raggiunga l’obiettivo sperato.
Le chiedo pertanto, dando seguito all’impegno assunto in qualità di rappresentante parlamentare del mio territorio, di procedere con la massima solerzia a calendarizzare un incontro con le istituzioni locali e con le associazioni promotrici del documento unitario approvato dal consiglio comunale in data 19.10.2020, al fine di affrontare, con uno spirito e con una determinazione diversa da quella che finora ha contraddistinto il governo regionale, un tema che grida vendetta e che impone determinazione e risolutezza.
Certo di un positivo riscontro a questa mia, rivolgo cordiali saluti e resto in attesa di risposta.”